31.05.2013 Views

Di Napoli il seno cratero esposto agli occhi et alla mente de' curiosi

Di Napoli il seno cratero esposto agli occhi et alla mente de' curiosi

Di Napoli il seno cratero esposto agli occhi et alla mente de' curiosi

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

I suoi porti, benché piccioli seni non buoni per navi grandi ed armate sono: Sant’Angelo, Pansa,<br />

Montano, gli Scogli, la Nave, ch’è uno scoglio, Cerruso altro scoglio, Famoso, Treglio, Scrofa e Gigante anche<br />

scoglio.<br />

Sorge nel mezo <strong>il</strong> monte d<strong>et</strong>to Epomeo, ora di San Nicola, altissimo, sopra del quale è la chiesa del<br />

santo, incavata con piscine d’acque freddissime e stanze d’abitarvi; da sopra d<strong>et</strong>to monte si vede tutta l’isola e<br />

l’isole circostanti di Procida, Capri, Vivara, Ventotene, Palmarola, Ponzo e l’altre; con tutti i lidi di Cuma, Seno<br />

di <strong>Napoli</strong>, Vesuvio, con una vista interminab<strong>il</strong>e. Vicino al d<strong>et</strong>to monte è <strong>il</strong> Monte Abuc<strong>et</strong>o così d<strong>et</strong>to, quasi<br />

Avic<strong>et</strong>o per l’abbondanza degli uccelli, dove scaturisce un fonte d’acqua fredda, chiara ed 42 esquisita, e perché<br />

l’isola è scarsa d’acque [126] dolci, e la d<strong>et</strong>ta scaricava a mare, con gran spesa per aquedotti è stata condotta al<br />

borgo d<strong>et</strong>to Celsa, presso la città, per un gran tratto di paese. Sotto <strong>il</strong> Monte Sant’Angelo, che si stende in mare<br />

come penisola, si fa una gran pesca, particolar<strong>mente</strong> di ragoste, e vi sono anche coralli; sopra <strong>il</strong> monte d<strong>et</strong>to<br />

della Guardia s’invig<strong>il</strong>a, perché spesso vengono intorno all’isola i corsari per farvi preda. Fra i Monti Terzani e<br />

Capo di Monte vi è una valle, ove biancheggia <strong>il</strong> nitro, e vi è un fonte d<strong>et</strong>to Nitroli, la di cui acqua matura e<br />

biancheggia in tre giorni <strong>il</strong> lino; d<strong>et</strong>ta valle è d<strong>et</strong>ta Oscura, con acque fredde e calde, poi la Valle degli<br />

Olmitelli, con <strong>il</strong> bagno di d<strong>et</strong>to nome, e di Dojano.<br />

Dal Capo di Monte scaturisce un’acqua fresca e chiara, d<strong>et</strong>ta de’ Frassitelli.<br />

Vi sono altri monti d<strong>et</strong>ti Belvedere, Stabia, Maronzi, Cavalleria, San Pancrazio, per una chiesa<br />

consecrata al santo, Sejano e Vico, ed altri. Sotto <strong>il</strong> Monte dell’Aguglia vi è un antro, o cava, entrandovi <strong>il</strong><br />

mare, ove possono nascondersi navi ben [127] grosse; nei Monti Falconara, Maronzi e della Guardia vi<br />

prendono falconi; appresso <strong>il</strong> Promontorio di Sciar<strong>il</strong>lo vi è quello della Pisciazza, cioè orina della vecchia, per<br />

una linea minerale che discende dal monte sopra <strong>il</strong> casale di Campagnano. Delle sue diverse valli, oltre le d<strong>et</strong>te<br />

Oscura e degli Olmitelli, ve n’è una che ritiene <strong>il</strong> nome d<strong>agli</strong> antichi fondatori , d<strong>et</strong>ta di Negroponte, dove si<br />

dice che abitassero i cumani, molto bella, amena e fruttifera, con acque fresche, e vi sono l’alumiere<br />

cavandosene da 1500 cantara l’anno; ed in questa la valle sono le v<strong>il</strong>le di Monte Testa e Casa Cumana. Sotto <strong>il</strong><br />

Promontorio della Cornacchia vi sono alcuni scogli d<strong>et</strong>te le Formicole, corrotta<strong>mente</strong> le Foranicole. Vi è poi la<br />

Valle e Monte de’ Liguori. In Casa Cumana sud<strong>et</strong>ta, dicono che abitasse per lungo tempo la Sib<strong>il</strong>la, e di altri<br />

luoghi anderemo dicendo.<br />

Il nome d’Ischia, che al presente tiene, è d<strong>agli</strong> autori diversa<strong>mente</strong> interp<strong>et</strong>rato: chi dice d<strong>alla</strong> fortezza,<br />

essendo l’isola molto forte, con rupi scoscese di pi<strong>et</strong>ra viva, e la città so[128]pra uno scoglio situata; chi<br />

dall’ancora, per la sua forma; e chi d<strong>alla</strong> coscia, o nervo d’essa, che ικηων si dice in greco.<br />

Che fusse suelta dal continente scrive <strong>il</strong> Pontano con altri, conghi<strong>et</strong>turandolo dalle caverne e rupi<br />

scoscese, seguendo altri autori prima di lui, come dicono che Procida anche da questa per un terremoto si<br />

dividesse, dimostrandolo <strong>il</strong> suo nome, che abscissa vuol dire; <strong>il</strong> medesimo Pontano scrive 60 anni avanti de’<br />

suoi tempi haver buttato fuoco la d<strong>et</strong>ta isola, e non vi è dubbio che ci appajono vestigi d’incendio,<br />

42 Editio princeps: ad.<br />

53

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!