31.05.2013 Views

Di Napoli il seno cratero esposto agli occhi et alla mente de' curiosi

Di Napoli il seno cratero esposto agli occhi et alla mente de' curiosi

Di Napoli il seno cratero esposto agli occhi et alla mente de' curiosi

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Plinio e Stazio; avea caccia di fagiani, ora non ha altro che conigli; è fert<strong>il</strong>e d’olive ed uve, essendo molto ben<br />

coltivata.<br />

L’isola, o scoglio, che tiene dirimp<strong>et</strong>to d<strong>et</strong>to <strong>il</strong> Copino, o Chioppino, serve per purgatoro delle robbe e<br />

mercanzie che vengono da luoghi sosp<strong>et</strong>ti. Ha molte comode stanze per tal eff<strong>et</strong>to, con epitaffio del viceré che<br />

lo fece per le merci e per le genti. È lo scoglio tutto voto, entrandovi <strong>il</strong> mare, di maniera che si può da un capo<br />

all’altro passare con f<strong>il</strong>uca sott<strong>il</strong>e. È poi la d<strong>et</strong>ta isol<strong>et</strong>ta Euplea, o Gajola, e vogliono che vi fusse un Tempio di<br />

Venere Euplea, e vi si vedono infatti molti edificj antichi diruti. Tra lo str<strong>et</strong>to dove passa <strong>il</strong> mare vi è un antico<br />

tempio, o fussero terme, o altro, o <strong>il</strong> Tempio della Fortuna, o di Venere, che chiamano la Scuola di Virg<strong>il</strong>io,<br />

come se Marone fosse stato pedante.<br />

[169] Altri segni del Tempio della Fortuna si ritrovano al Capo di Pos<strong>il</strong>ipo, ove sono le case del dottor<br />

Francesco Maria Mazza; vedendovisi case, edificj antichi, piscine, e fabriche d’opra r<strong>et</strong>iculata e laterica, con<br />

basi e pezzi di colonne; vi si sono ritrovati busti, teste di statue, vasi e lapidi sepolcrali cavandosi; essendovi<br />

una picciola chiesa, che un tempo fu d<strong>et</strong>ta Santa Maria a Fortuna, per lo d<strong>et</strong>to tempio, ora d<strong>et</strong>ta del Faro<br />

Abbaziale, oggi d’uno della d<strong>et</strong>ta casa Mazza. Il padrone del luogo non ha molto ritrovovvi un mezo busto del<br />

figlio di Pollione, e perché si dice che qui fusse la celebre peschiera di 53 Vedio Pollione, egli imitandolo ve n’ha<br />

fatta una, benché picciola, adornata di mezi busti di marmi antichi, dove nudrisce pesci domestici. Sicché si può<br />

conj<strong>et</strong>turare che <strong>alla</strong> Gajola dove si dice Scuola di Virg<strong>il</strong>io fusse <strong>il</strong> Tempio di Venere Euplea, o Dori, e nel<br />

Capo di Pos<strong>il</strong>ipo, dove ritrovossi l’epitaffio che dicea:<br />

Vesorius Zeloius post assignationem Ædis Fortunæ signū Pantheon sua pecunia D. D.<br />

fusse <strong>il</strong> [170 54 ] Tempio della Fortuna, uno vicino all’altro, che hanno dato doppio nome <strong>alla</strong> chiesa di Santa<br />

Maria a Fortuna e poi a Faro, ove si celebra una galante festa con concorso la prima domenica doppo Pasqua di<br />

Resurrezione, essendovi una divotissima e miracolosissima imagine della Vergine; e con questo termina <strong>il</strong><br />

semicircolo di Mi<strong>seno</strong> a Pos<strong>il</strong>ipo, di cui si disse nella prima parte di <strong>Napoli</strong>.<br />

53 Editio princeps: d’.<br />

54 Tra la pagina 170 e la successiva è inserita la tavola [XVI].<br />

67

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!