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Di Napoli il seno cratero esposto agli occhi et alla mente de' curiosi

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Da picciolo castello fu amplificato in vaga forma da’ romani, ornandolo di porti, tempj, accademie,<br />

teatri, amfiteatri, circhi, terme, mura, porte e statue, ed altre cose che possono rendere una città cospicua,<br />

chiamandola Cicerone una picciola Roma. Erano fortissime le sue mura, e celebre la porta consecrata ad Ercole,<br />

come lo dimostra un antico epitaffio, e con torri la descrive Stazio. Le sue strade riparate e restituite a spese di<br />

Severo e Vespasiano augusti, altri marmi l’additano.<br />

Come greca republica ne’ suoi principj si resse con giusto imperio, e perciò forse <strong>Di</strong>cearchia d<strong>et</strong>ta, come<br />

vogliono, con Appiano Alessandrino, molti scrittori; che fusse stato <strong>il</strong> suo sito al lido del mare e che si<br />

stendes[49]se 14 sin sopra <strong>il</strong> colle verso la Solfatara, si scorge così per gli edificj che nel lido del mare si vedono,<br />

ove in parte si scorgono le case che servivano d’officine o botteghe, ov’era <strong>il</strong> sud<strong>et</strong>to emporio o mercato;<br />

ritrovandosi tra quelle arene corniole, onicchini, camei, niccoli ed altre pi<strong>et</strong>re preziose, con anche bacini<br />

d’argento, oltre le med<strong>agli</strong>e d’oro ed argento e rame, e vi si prendono certi animalucci secchi da un dito longhi<br />

e grossi, chiamati cavalli marini, che hanno una certa forma di cavalli <strong>alla</strong> bocca e terminano in coda come di<br />

serpe, e se ne avv<strong>agli</strong>ono le donne, dicono, per venire loro abbondanza di latte; e sopra <strong>il</strong> colle verso terra si<br />

vedono quantità di edificj, che sono in parte diroccati e in parte uniti con fabriche moderne; ritrovandosi epitaffj<br />

in marmo, de’ quali molti se ne vedono per la Strada di San Giacomo, e presso la d<strong>et</strong>ta chiesa, e più sopra.<br />

Quello che oggi n’è restato di Pozzuoli è più tosto parte del suo antico castello che altro, situato sopra una rocca<br />

cavernosa. Il mare che bagna i suoi lidi, prendendo d<strong>alla</strong> città <strong>il</strong> [50] nome, è d<strong>et</strong>to Sinus Puteolanus. Che fusse<br />

dedotta più tosto colonia che municipio de’ romani, l’attesta Livio, dicendo che Fabio Massimo la fortificasse, e<br />

che Annio Console conducesse a cinque città coloni, fra’ quali è Pozzuoli, ed ultima<strong>mente</strong> nel 34: “Coloniæ<br />

civium deductæ sunt Puteolos, Verulanum, Linternum”; e nel Libro delle Colonie romane: “Puteoli Colonia<br />

Augusta iter P. R. dabat ped. 20 ager ejus in jugeribus v<strong>et</strong>eranis & Tribunis Legionariis adsignatus”. Dell’antica<br />

sua republica ne fanno testimonianza più marmi, fra’ quali uno del Tempio di N<strong>et</strong>tuno che dice:<br />

C. Horologio<br />

Respublica refecit.<br />

ed altri, uno in Roma, gli altri in <strong>Napoli</strong> trasportati, ne’ quali si fa menzione de’ suoi duumviri, decurioni, curie<br />

e bas<strong>il</strong>iche, benché Cicerone municipio l’appelli; ciò fu perché alle volte si confondeva colonia e municipio, ed<br />

ultima<strong>mente</strong> colonia. Questo è vero che a’ tempi di Nerone erano distinti i suoi cittadini in ordine e popolo,<br />

come altresì attestano i marmi, vedendosi distinta [51] la sua nob<strong>il</strong>tà d<strong>alla</strong> plebe; fu anche d<strong>et</strong>ta Colonia Flavia<br />

sotto Vespasiano, come da un altro marmo.<br />

Tra’ mirab<strong>il</strong>i suoi edificj e tempj, <strong>il</strong> più grande è quello che ora serve di chiesa vescovale, composto di<br />

pi<strong>et</strong>re vive e quadre, e con connession tale che non vi si scorge la commissura, sembrando d’un pezzo,<br />

discoprendosi in un rotto l’unione; ed è gran meraviglia che doppo tanti secoli, con tanti terremoti, invasione<br />

14 Editio princeps: stendes[49]va. Ma la s<strong>il</strong>laba di richiamo anticipata a piè di pagina 48 è indicata corr<strong>et</strong>ta<strong>mente</strong> “se”.<br />

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