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Di Napoli il seno cratero esposto agli occhi et alla mente de' curiosi

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i suoi monaci salire per una scala al Cielo ricevuti d<strong>alla</strong> Vergine. Hanno dato <strong>il</strong> titolo di Salvadore ad un luogo<br />

più abbasso dove si ritirano l’estate per la mal’aria cagionata da’ vapori d’Agnano. Sotto d<strong>et</strong>to monte vi sono<br />

molte v<strong>il</strong>le, o castelli, uno d<strong>et</strong>to Pianura, ch’è del figlio del barone Lorenzo Crasso, huomo noto per l<strong>et</strong>teratura,<br />

[86] e d<strong>alla</strong> parte d’oriente la v<strong>il</strong>la di Soccavo, quasi subcava, per t<strong>agli</strong>arsi dalle viscere del d<strong>et</strong>to monte la<br />

pi<strong>et</strong>ra d<strong>et</strong>ta piperno, che serve per gli edificj di <strong>Napoli</strong> per le porte e finestre, essendo pi<strong>et</strong>ra dura. Il monistero è<br />

molto ricco per le possessioni havendo gran selve di castagni, e gran luoghi di far vino.<br />

Da sotto ha la chiesa antichissima e abbaziale di Santa Maria di Nazar<strong>et</strong>h, e vi si sale per strade ombrose<br />

di selve, o a cavallo o in calesso; fu edificata da qualcheduno della casa di <strong>Di</strong>ano e poi a’ Capeci; pervenne a’<br />

Crispi final<strong>mente</strong>.<br />

Ritornando a Pozzuoli per l’altra Strada Nuova che conduce a <strong>Napoli</strong>, passati gli orti di Pozzuoli ed un<br />

luogo d<strong>et</strong>to <strong>il</strong> Ponte, sopra <strong>il</strong> quale vi è un epitaffio postovi da don Perafan de Ribera, che fece accomodare<br />

d<strong>et</strong>ta strada, rovinata e nido di ladri, facendo t<strong>agli</strong>are anche <strong>il</strong> monte, come in qualche parte si vede, essendo<br />

resa impratticab<strong>il</strong>e, la <strong>alla</strong>rgò per carrozze e carri, di modo che si è tralasciata la via vecchia come più faticosa<br />

per l’està e per la str<strong>et</strong>te[87]za; e così dice l’epitaffio:<br />

Ph<strong>il</strong>ippo II. Cathol. Regnante<br />

Loca invia, Ibicibus pervia, fr<strong>et</strong>o montibus, saxis immanibus involuta. Perafanus Ribera Alcalæ Dux,<br />

cum ProRege ess<strong>et</strong>, excluso mari, comminutis saxis, dissertis montibus, aperuit, viam stravit, & ad<br />

Balnea Puteolana, quæ priùs deperdita. Publi. Saluti restituerat, patefecit.<br />

M.D.LXXI.<br />

Il monte, che sovrasta a d<strong>et</strong>ta strada, di pi<strong>et</strong>re vive durissime è <strong>il</strong> Monte Olibano, da dove si sono cavati<br />

gran sassi per riparo del Molo di <strong>Napoli</strong>; dicono fussero anche da questo cavate le pi<strong>et</strong>re per ordine di Cajo per<br />

inselciare le strade d’Italia, al riferire di Sv<strong>et</strong>onio; ma perché altri dice fussero prese dal monte vicino a<br />

Frascati, altri dal Vesuvio, io stimo non senza ragione che fussero state prese dal monte che haveano più vicino,<br />

onde quelle per Roma, e queste per le strade di <strong>Napoli</strong> fussero state prese. Vi si vedono in esso monte cave,<br />

stimate parti dell’aquedotto da Serino a Ba[88 24 ]ja, e, se ciò è vero, bisogna che grande fusse stata e la forza e <strong>il</strong><br />

giudizio de’ romani di poter cavare un monte così duro a forza di scalpello per sì lungo tratto. È ster<strong>il</strong>e <strong>il</strong> d<strong>et</strong>to<br />

Olibano, d<strong>alla</strong> parte del mare, di alberi ed erbe, ma dall’altra parte ha giardini e massarie.<br />

Sotto <strong>il</strong> sud<strong>et</strong>to Ponte ed in diversi luoghi di d<strong>et</strong>ta strada vi sono i bagni, come accenna l’epitaffio, de’<br />

quali appresso diremo. Or seguendo sino alli Bagniuoli, così d<strong>et</strong>ti per altri bagni, lungo la riva del mare, si<br />

giunge ad un gran campo d<strong>et</strong>to Campegna, ov’è una divota immagine della Vergine, di cui si celebra la festa <strong>il</strong><br />

Lunedì di Pasqua di Resurezione. Vi è poi <strong>il</strong> promontorio d<strong>et</strong>to Coroglio, che viene a stare dirimp<strong>et</strong>to all’isola<br />

di Nisida, e termina la Montagna di Pos<strong>il</strong>ipo da la parte di di<strong>et</strong>ro.<br />

24 Tra la pagina 88 e la successiva è inserita la tavola [XII].<br />

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