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Software Well-Contact Suite Office Linee guida ed ... - Vimar S.p.A.

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• Visualizzazione• Cancellazione di un master di zona• Cancellazione di un elemento di un master di zona• Modifica parametri• Assegnazione di un master per l’impostazione dei valori di defaultCreazione di un master di zonaLa proc<strong>ed</strong>ura di creazione e configurazione di un master di zona può essere suddivisa in due fasi successive:• Creazione del master di zona. È la fase durante la quale si crea l’entità “master”, ovvero l’ambiente virtuale che dovrà contenere i varidispositivi virtuali (master di funzioni).Nella prima fase si crea quindi il “contenitore”, a cui è assegnato un nome descrittivo.• Inserimento dei master di funzioni che devono costituire il master di zona.L’inserimento dei diversi master di funzioni che costituiscono il master di zona può avvenire in tre modi, che sono descritti di seguito e cheutilizzano il metodo del “drag & drop” (“trascina e rilascia”):a. Il primo metodo consiste nel “trascinare”, sull’icona del master di zona, i master di funzioni prec<strong>ed</strong>entemente creati nella sezioneAMBIENTI (come descritto nel capitolo Configurazione dei “Master di funzioni”).Tale metodo verrà successivamente descritto nel paragrafo “Metodo1: Associazione di master di funzioni esistenti, ad un master dizona”.b. Il secondo metodo è simile al prec<strong>ed</strong>ente, ma non richi<strong>ed</strong>e che i master di funzioni siano creati prec<strong>ed</strong>entemente. È infatti possibilecreare i master di funzioni anche direttamente dalla sezione AREE, utilizzando l’icona “master di funzioni” collegata al master dizona creato. La creazione dei master di funzioni, anche se la proc<strong>ed</strong>ura ha avvio dalla sezione AREE, è esattamente la stessa diquella descritta nel capitolo , con l’unica differenza che i “trascinamenti” degli elementi da associare al master di funzioni avrannocome destinazione l’icona del master di funzioni collegata al master di zona, nella sezione AREE.Tale metodo verrà successivamente descritto nel paragrafo “Creazione di master di funzioni associati ad un master di zona”.• Il terzo metodo consiste nel creare in modo automatico i master di funzioni che costituiscono il master di zona. A partire dallascelta delle camere che si desiderano comandare tramite un master di zona (che, come si è visto può essere considerato comeuna sorta di “camera virtuale”). In questo caso si andranno a “trascinare” direttamente le camere che si desiderano comandaretramite il master di zona. Il processo automatico crea un master di master di funzioni per ogni tipo di dispositivo contenuto nellecamere.Nel caso in cui vengano creati dei master di funzioni che non si desiderano utilizzare, possono essere eliminati dal master dizona (premendo il tasto destro del mouse in corrispondenza della loro posizione e selezionando la voce “” del menu di selezioneche compare).Tale metodo verrà successivamente descritto nel paragrafo “Creazione automatica dei master di funzioni associati ad un masterdi zona”.NOTA: Quando,nella creazione di un master di zona,viene coinvolto un termostato “doppio” (codice art. 14430 Plana; 16915 Idea; 20430 Eikon)configurato da ETS come doppio termostato è necessario scegliere quali termostati devono essere associati al master (solo A,solo B,entrambi A+B)Per effettuare tale scelta,dopo aver inserito il termostato nel master,selezionare il termostato nel master evento e scegliere l’opzione desiderata nellafinestra “Dettaglio Dispositivo del Master di Funzioni Selezionato”• Esempio1:Si suppone di aver creato un master di zona (“camere lato nord”) per il comando di due camere (cameraA e cameraB)Si suppone che nella cameraA ci siano: un termostato (termostatoA) <strong>ed</strong> un indirizzo di tipo “l<strong>ed</strong>” per il comando di una luce(luceA).Si suppone che nella camera B ci siano: un termostato (termostatoB) di tipo “termostato” <strong>ed</strong> un indirizzo di tipo “l<strong>ed</strong>” per ilcomando di una luce (luceB).Se le due camere vengono trascinate nel master di zona “camere lato nord”, nel master verranno creati in automatico duemaster di funzioni, ciascuno per un tipo di dispositivo o indirizzo contenuti nelle camere.- master dei termostati, che comanderà i due termostati: termostatoA e termostatoB;- master delle luci, che comanderà le due luci: luceA e luceB.Esempio2:Si suppone di aver creato un master di zona (“camere lato sud”) per il comando di due camere (cameraC e cameraD)Si suppone che nella cameraC ci siano: un termostato (termostatoC) <strong>ed</strong> un indirizzo di tipo “l<strong>ed</strong>” per il comando di una luce(luceC).Si suppone che nella camera D ci siano: due termostati (termostatoD e termostato E) di tipo “termostato” e di due indirizzi di tipo“l<strong>ed</strong>” per il comando di due luci (luceD e luce E).Se le due camere vengono trascinate nel master di zona “camere lato sud”, nel master verranno creati in automatico due masterdi funzioni, ciascuno per un tipo di dispositivo o indirizzo contenuti nelle camere.- master dei termostati, che comanderà i tre termostati: termostatoC, termostatoD e termostatoE;- master delle luci, che comanderà le tre luci: luceC, luce D e luceE.77

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