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humancdottrine3quando"fî uuolç dare a uedereapopoîi,che in efîe e il uçro bene,&h quïe<
te dello animo,& che per quefto fi debbino hauere come cofe facre, ne manifeftarfî a ciafeuno.Et
poi non ucggono quefti egregii maeftri délia fàpientia,che alrro e il finedi Iddio,& al
tro il fine degli huomini,altro quello de ferui fuoi, altro quello de fêrui deFmondo, Eflb nô
cerca nelle fue opere,ne nel fua uerbo,il bene fuo,effendo eiïo folo ogni bene,ma quello deh
le fue créature, & p quefto non uuole che nefluna fia fraudata di cofa alcuna piu che le altre,
per parlari di lingue3per potentia,per ricchezze,per nobilta, o ignobiîta, elfendo parimente
tutti diefTo,uniuerfale padre di tutte le cofe,benefico ï tucte,ma gli huomini niéte opano3che non fieno portati dallo amore di fe,& dalle fue proprieta,& per que modi procedono aile ae
tioni,per iquali ne credino acquiftare maggiore pregio,& cornmodita3& iquali,(ènon fufllno
tenuti rari,non ne parrebbe loro effere tanto in pregio,ne in tanta ftima3cVper quefto qui
to minore e il numéro di Joro3piu e loro grato,come quegli che fono ueri ferui del mondo»
ilche non auuiene a ferui del Signore,iquali curano çon ogni inftantia,che tutte le créature
habbino,& abôdino di tutti que beni3che effi hâno & abôdando,& che côfeguino la mede.
fima cegnitione,che effi hâno di Iddio,& délia fua dotrrina3fàpédo crefeerne la gloria di Iddio,per
ilche e'uana la ragione di quegli,che a fimilitudine de philofbphi uogliano, che noi
chriftiani tegnamo occulta la diuina dottrina celefte, a quegli che fono piu ricercati'da elfo
fpirito fantoche il fafto,& la gran fuperbia de philofophi.Sono anchora di quefti fimili alcn
ni 3ma piu peftiferi3pche côuefte di pecore fono peggio che lupi rapaci, iquali fi dimoftrano
teneri dello honore di Chrifto,niente nel uero mâco curando5iquali dicano,râto celefte doc
trina,nô effere côueniente,che fia in bocca à ciafcuno,& che nô e ben fatto,che tutti ne hab
bino cognitione,& uoglinne parlare.Et a'quefti audacemente.ccn la autorita délia ferirrura,
et non piu miasrifpondero che uegghino bene quello che dicano,faeédo profeffione di chri
ftiani3accioche non fi truouino peruerfamente oppugnare a' Chnfto,ilquaIe dice per la boc
cadi Marco.cap.xyi. AndatenellouniuerTomôdo&predicatereuâgelioa'ognicreatura.i
Doue fi uede che uoleua che fuffe predicata la fua dottrina a >
ogni creatura, & non per altro
fe nô accioche la fuflè intefà,& fene haueffe cognirione,talmente,che ne ueniffino falui. Ma
efsminino quefti bene la côfciétia loro,& uegghino di non eflere tirati a v
dire quello che di -
cano3p uolere anteporre le loro côftiturioni humane,a v
precetti diuini,& la loro dottrina, al
la euangeîica, Et p quello che dice a ogni creatura, côfiderino meglio3come ne poflîno prî,
uare gli idioti,che délie dottrinali lingue nô hâno cognitione,quâdo manifeftaméte fi uede
qui3che Chrifto uuole.che la Iuce délia ferittura rifpléda z ciafcuno,in quelle lingue, che la
lî puo intéJere,dandodi quefto manifefto fègno,quâdo mando Io fpirito fànto a x
difcepoli3p ilquale poteflîno parlare in tutte le lingue,& in tutte effere intefi.'Chi fara aduunque quello
che dica,che Iddio nô uoglia,che la fua dottrina fia intefa da tutte le lingue, poi che per que
fto mâdo lo fpirito fànto,che faceflé parlare gli huomini idioci in turte,& in tutte eftere5inte JîfMa oltre a'quefto uegghino anchora queilo che dice Mofe nel Deuteronomio cap.yi.Ec
farâno quefte parole che io ti comâdo hoggi nelcuore tuo.Ec narrerai quelle a figliuoli tuoi,
& parlerai cô efli,quando fédérai nella cafà tua,& quando caminerai per la uia, & auando ti
poferai,& quando ci rizzerai.Et legherai quelle infegno nella mano tua,& faranno ceme frô
tali/ra gli occhi tuoi. Et feriuerrai qlle negli ftipiti délia cafà tua & neîîe porte tue.Er q nien
te fi puo ueder piu manifeftaméte defiderarfi,& comâdarfi da M ofe, quâto che efia dottrina
datagli da Iddio fufîi nota à ciafcuno.Et fè con tanta anfieta,& inftantia comâda che fi infêgni,fi
debbe penfare che lo fa,accio che ciafeuno la fappia,intéda,& pofîane ragionare,& in
flgnarla à altri,& non perche la ftia occulta,talmente che fempre fi ftia in dubbio da i piu di
queïlo,che sia da fare fecondo la uolonta del signore,& di quello che fia da credere,& fpera
re di Iddio fecondo la legge,i pfalmi,& i propheti,& quello che ci apporti la graria'diiChri
fto,accioche nô si intenda qualche uolta fecondo i termini3& inuétioni de gli huomini,chc
facilmente ingannono ï popoli,quando fono poco intelligenti del uetbo di Iddio. Et fe ret
tamente fi uorra interpetrare quel luogo di lefaia c3p.xi.doue dice. Perche ripiena è la terra
délia cognitione delSignore,come le acque che cuoprano la terra,oh non fi uedra che la uo
lonta deT Signore era,che tutti haueflîno cognitione di effo ? Et come si poteua fare quefto,
fenon per la dichiarationedélia fcrittura,che si haueua à manifeftare à tuttir'Et come non fct
ra adunque quefto luogo contre à quegli,che chiamono fcandolofb il uerbo dilddio manî
feftato a ciafcuno,& iquali non uogliano che si infegni al popolo. Et perche dice ripiena è
la terra dimoftra che à tutti gli habitatori di quella si haueua aYare nota la cognirione délie
diuine fcritture.Ec non manco fa al propofuo quello che dice Ieremia.Tutci conofceranno