B410186201_I649_1_mrc.pdf

ÎNIOSVA.
t , « cfcediIa*inHuchoca,&fcontraïn
ioi»*^ » * lo di ôc in Afer peruicne da occi
ZebaIon d ar
r ?fa?Giordano a l'oriente del foie
dente,* in "^ddtai^fle Hamuth.Raccha
E t l e c itta marate * ^ R a m a h ^ & H w
*>* C
CAP. XIX '* tu
citta,8c de termini infieme.Et lofua dette a' tutti lTieredi*
ta,8r fe riferuo nelTultimo,ch'era primo di tutti,ne fi prefe
la heredita ma la ricercha dal popolo,al quale la dette,mo
ftrando che quanto uno emaggiore, tanto piu û debbe
humiliare.
^•
Er ^ C
t! E
CAP. XX.
&Edrai,Sc Henhazor.Et Iron, ÔC T parloil'Signore à lofua dicendo-Parla a^ fi
l£Betnanath, ôc Bethfames,dicia gliuoli di Ifrae!,dicendo,conflituiteuile citta
del refugio quali u> ho detto per la mano di Mofe
jiouecirra,^ • N e phtali,per le famiglie Per fuggire quiui fhomicida chepercuote Tani*
Mc.rra « . ^ ^ y ! a f orte fetrima. Et fu il ter
f ""VÏt Sahalabbin,ôc Aiaion ÔC Itlah-. Et Elon,
f a m
f & He ont,EtElthecha , ÔC Ghibbethon,
fimonEtl'acquedilarcon,ôcRaccoa,coIter*
ïmn daefïï,SC afcefono i figliuoli di Dan, ôc pu
iornoconLefô,ÔCprefono qlla ôc percoffono
Llbcoitagiiodelafpada,ÔCPrefonIamheredi ra 8Chabitorno in effa,& ch ;
amorno Lefom pan
fecondo il nome di Dan padre îoro.Quefta e l'he
redira de la tribu de figliuoli di Dan, per le fatnw
clie fue.quefte citta,ÔC le utile loro .Et compirno
di diuidere la terra per heredita per i termini fuoi,
« dettono i figliuoli di Ifiael Pheredita a lofua fi
gh'uolo di Nun,nel mezo di loro.Secondo la pa
rola del Signore dettono à" quello la citta laqua*
iedomando, Timnath Serah nel monte di Ephra
im &edifico la citta, ÔChabito in effa.Queftefonô
l'h'eredita quali fece hereditare Elazar facerdote,
8C lofua figîiuolo di Nun,ôC i principi de padri de
te tribu de figliuoli di Ifraei per forte in Silo, auâ
ti al Signore a' la porta del padiglione de la con*
gregatione,ôC finirno di diuidere la terra.
ma per errore,fenza faperlo, ÔC farannoui in refu
gio dal propinquo difangue. Etfuggira a^una oi
quefte citta,Se ftara a' lufeio de la porta de la citta
ÔC parlera ne g'i orecchi de uecchi di quella citta
le parole fue,ôc raccorrano quello ne la citta a le
ÔC darannogli luogo,ôc habitera cô efli.Et fe per*
feguitera il propinquo di fangue dietro a\flb,
non daranno Thomicida ne la mano fua, perche
non Io fapendo percoffe il proftimo fuo, ôc non
haueua quello in od;o pel paflato. Et habitera in
effa cirta,infino à" che ftara auanti a la adunationc
algiudicio,infinoa che muoia il facerdote gran
de che fara in que g;orni,all'hora ritornera Tho^
micida,ôcuerraa v
la citta fua,ôc a'la cafa fua, a"" la
citta dôdefuggi.Etapparechiorno Cadesin Gha
lilea nel monte di Nephrali,ôc Sechem nel monte
di Ephraim,ôeChiriararba,effa e'Hebron nel mon
te di Iuda.Etdi la dal Giordano dilerico a* orien-,
te dettono Bezer nel diferto, nel piano de la tribu
di Ruben, ôc Ramoth in Ghilad de la tribu di
Chad,ÔCGholan in Baffan de la tribu diMenafieh.
Quefte furno le citta de la congregatione a 1
tut*
ti i figliuoli di lfrael,ÔC al peregrino che peregrina
nel mezo di Ioro,accioche f ugga la ciafeuno che
percuote Tanimaper errore,ôc non muoia per la
mano del propinquo di fangue infino a' che ftia a
Cioè uenne fuorala féconda forte alla tribu di Simeon .Et
dicefi féconda forte , referendofi alla forte di Beniamin,
laquale délie fette reftate,fu la prima a'nenire fuora ,8c
quella di Simeon la féconda. Et qui fi pone la forte de fi*
gliuoli di Zebulon ,8c in qnefia forte non fiofferua del tut
to quello,che fi è ofleruato nella forte di Iuda,8c ne'la for*
te di Beniamin, perche quiui primieramente fi defcriueua
noi lati che conteneuano la lorte, dipoi fi poneuano no
minatamente le citta.ch erano in quella forte,ma qui parti
tamentefipongonoi termini,Se partitamente fi deferiua?
no le citta,ma nella forte di Simon folamente furno narra
felccitta,pcrche queflaforte era totalmente entra la for*
je di luda. Vfci di poi la quarta forte alla tribu di Ifacar,al
« qua e,per le famiglie fue furno a^egnate citta fedici. Et
ponela deferitione délia forte di Afer, 8c quefta forte nô
Mûltintione di termini qui,8c di poi la nominatione del
K atta,rna fi pone infieme l'uno ,8c l'altro . Et à quefti fu
^«granforte,perche era gran popolo, i'che è manife*
2° délie citta che furno uenti due.Pone dipoi
? Wpartediquefto capitolo , nella quale fi deferiue
e figliuoli d l
r Nephtali,8c come nelle altre fa
C^Tr
P
°5" onoitcftnini
P« fc
diftintidalle citta
«SSS tf rtC
' di
!, uda
uantia
diB '* eniami.v. Et pone l'affe*
SMùonedellatettadiDan.&ponû ladefaiuione délie
v
Padunatione.
Il Signore di nuouo comanda,che fi conftituifchino le cit
ta del refugio da effo pop olo per quegli,che ammazzaua
no non uolendo,8c non data opéra, doue fi confiderino
le caufe, 8c gli innocenti nô fieno oppreffati dalla iracun*
dia di queglLche defiderano uendicarfi,accioche conofeia
xno Iddio effere padrone délia innocêtia,deditoà perdo*
nare le oftefe procedenti per fragilta humana.Et di quefto
fi e trattato di fopra in piu luoghi.
CAP. XXI.
ETaccoftornolîi capi de padri de Leuiti a Ela
zar facerdote, Ôc a N
lofua figîiuolo di Nun, ôc
a capi de padri de le teibu de figliuoli di Ifraei. Et
parlorno A effi in Silo ne la terra di Chenahan,di
cendo il fignore comando per la mano diMofe
che d f uflïno date citta a'' habirare^ gli fpatii di>
fuora di quelle per i beftiami noftri. Et dettono i
figliuoli di Ifraei a x
i Leuiti de la heredita fua fecon
do la parola del fignore quefte citta,ôc gli fpatii di
fuora di quelle.Et ufci la forte per le famiglie de