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COMMENTO DI ANTONIO BRVCIOLI.
Per tutto fi intende dalle facre lettere effere ftata fempre la per la ingiuria fatta contro aquello ,& in oltre HARA
notabile la pudicitia apreffo agli Ebrei, 8c duriffimamente la per rnoglieiempre,non h potendo repuJIARE
effere fiati puniti i corruttori delle uergini,8c efferftati cer meno feil padreacconfentira a v
quefto,CHE QUE'FOY KV
ti fegni di uerginita ofiêruati nelle nozze.per iquali fi po* la fua figlinola per moglie,perche fe uuole puo ne»A
ftsl
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teua prouare la caftita della fpofa,8cqueftifi comanda che quello,come è manifeflo NELLO Efodo CAP.xx.perch *
fieno prodottiin giudicio da padri,fe alcuno maligno ma fa la pecunia p la FATTA ingiuria,puo dare la fua
rito,moffo da odio,d da malitia haueffe uolonta di repu uno altro,8c Phuomo che non puo pagare, COFFE R
diare la fua,accufata falfamente difirupro,ilquale conuin compenfera la pecunia.Prohibifce dipiu che' neffunb*' 0
to dal padre della fanciullafi comanda,che FIA condanna* gli la fua raatrigna per moglie,perche fi reputera HAU^
to,3c dipoi che fpofila fanciullajper moglie,ne la poffa la iottopoito alla fua potefta la carne del padre, & cofi H CRC
feiarepiu. re contaminato IL padre. '
Etfe fia uera quefta cofa,non fi e x
trouata la uergi» CAP. XXIII.
nita nella fanciulla. Et condurranno la fanciulla "XTOn entrerra quello che hafecari,infr antj
allaporta del padre fuo ,ôelapiderâno quella gli 1 N dtagliatii tefticoli nella chiefa del Signore!
huomini di quella citta con le piètre, ÔC morra, p Non entrerra il baftardo nella chiefa del Signore*
che fece prauita in ifrael, fornicâdo nella cafa del anchora nella décima generatione, non entrerra
padre fuo,ÔC leuerai il maie dal mezo dite • nella chiefa del Signore.
Affegna feuera punitione della corrota uerginita, fpauen Cioe non conuerra QUEFTO taie nella CHIEFA del Signore d
tando le fanciule dalla fornicatione,8c i padri, & le madri uiuera nella côgregatione come principale .PERCHE DA QUE
dallo flraccurare la cura delle figliuole,8c intendafi QUI di fto diuentera PIU eifeminato,8c di ANIMO PIU INCONFTANTE
quella uergine uiolata,Iaquale nôdimeno fi marita per uer adunque non FONO efclufi dallo audito DELLA LEGGE,& CULJ
gine à UN'altro che non la uiolo. to di Iddio,AUUEGNA che la LEGGE generalmente FIA'DATA a'
Se fia trouato l'huomo che giacia con donna ma tutti,che FONO DEL feme DI Ifrael, ma c LEUATO '1 PRINCIPATO
ritata almarito,morrâno anchora ambedue efîï, dcllaammiftratione.Etibaftardianchora per LAMBDELLA
,,, , '. \ , , , « j „' origine non fi DEOBONO ammettere a AMMINFTRAREI DIÙ
1 huomo chegiace con la donna, ôeladonna,ÔC n0culto,ACCIOCHE fi habbia maggiore cura del conjugale
leuerai il maie di Ifrael. Se fia la fanciulla uergi* honore,8c de la honefta.
ne/pofataall'huomOjSctrouerraquellalhuomo Non entrerra l'Hammonita,ôcilMoabita nella
nella citta,Se giacera con effa. Etcondurreteam chiefa del Signore,at1chora nella decimagenera
bedue alla porta di quella citta,Se Iapiderete que* tione non entrerra nella chiefa del S'gnore infi*
gli con 1 e piètre,Se morranno, la fanciulla per nô no nel fecolo. Per non ui fi eflere fatti incontro
hauere gridato nella citta, Se lhuomo per hauere col pane,Se con Iacqua nella uia quando ufeifti
afflitta la moglie del proffimo fuo,5e leuerai il ma di Egytto,Se per hauere condotto per mezo con
le dal mezo di te. tro à te Bilham figliuolo diBeor,di Pethor,di Me
Affegna graue pena allo adulterio.ma degna dieffo pec* f 0potamia,di Siria.per maladirti. Et non uolfe il
rf ^ A * *
0
* ^ Signore Iddio tuo udire Bilham,Sc conuerti ilSi
fa.Etda quefte feuere leggiemamfeflo dondecrefceffila
caftimonia de Iudei,perche non fi tenta facilmente la libi*
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gnore Iddio tuo a fe la maladitione in benedi *
dine,doue fi fa fopraftare tanto acerba punitione. tione,perche amo te il Signore Iddio tuo. Non
Et fe nel câpo trouerra l'huomo la fanciulla fpo cercherai la p?ce di quegli, ne il bene di quegli
fata, Se pigliera quella l'huomo,8e giacera feco, per tutti i giorni tuoi nel fecolo.
morra l'huomo foIamente,che giace feco.Et alla Hauieno i Moabiti,8c gli ammmoniti mortale odio con#
fanciulla non farai cofa alcuna,perche non e s
t r o a
ai* S h
âerch e Ifraeliti,pcr quefto non folamente non gliaiutor,
la fanciulla ceccato di morte rnmr fi H 1 3 0 u f c c n d o d i E
N O c o 1 n c c e ( ï a r i o u i t t o
la ranciuiia peccato ai morte, perche come H n- ^
u j m o f u f f i n o d i f fl & maladetti,sforzandofi di trorgh
zalhuomocontroaIproffimofuo,Scuccidel a* in eccidio per le maladitionidi Bilham, leqnali iliignore
nima,cofie v
quefta cofa. Perchenel campo tro* perlafua gratia muto in beneditioni.
uo quella,grido la fanciulla fpofata,8e non fu chi Non abominerai l'idumeo, perchée* tuo fratello,
la faluafle. Se troud l'huomo la fanciulla uer* nô abominerai lo Egyttio, perche fufti peregrino
gine, che non èfpofata, Se prefe quella, Se gia- ne la terra fua.I figliuoli che nafceranno loro nela
cè con effa,Se fieno trouari. Et dara l'huomo che terza generatione entreranno ne la chiefa del n>
giace con effa al padre della fanciulla cinquanta gnore. Seufcira il campo contro à nimici tuoi,
argentï,8c faragli in moglie per hauerafflita quel guardatida ogni cofa cattiua. Se fia in te huomo
la,non potra lafeiare quella per tutti igiorni fuoi. che non fia mondo per corruttione notturna,u-
Non pigliera alcuno la moglie del padre fuo, ôc feira fuori del campo,8c non entrerra nel campo.
non difeoprirra il coprimento del padre fuo. Et fara nel declinare la fera fi lauera con l'acqu*.
Ma fe per alcuna uia non fi potette liberare la giouane,co
me trouata nel campo ,o in altro luogo folitario douefu
ôc nel tramontare il foie entrerra nel campo. il
hirailnntm fuori nVI ramno Scandrailafuo 1
uintta dall nuomo,effa fia liberata,8ciluiolento affaltato*
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refarauccifo.Etfealcunocontamindlagiouane,chenon Et porterai uno chiodo fopra 1 armetue,