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DE GIVDIÇÏ. CAP. Ilir. m
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intorno "C T aggiunfono i figliuoli di Ifrael à fare maie
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^yctfc ^ 5J n o n Cauo il colrello del uenfre JD negli occhi del Signore,&Eud era morto. Et
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'ï- c 0 Et ufci Eud à la fala,ÔC chiufe uende quegli ilSignore nella mano di labin Re di
(aofi afci
}° mera intorno à qIlo,ôcfetro.Et ef chenahan,che regno in Hazor, & il principe de!
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leporœ f u 0 j Uennono,3C uiddono; ôc ec* lo efercito fuo era Sifera,ôc effo habitaua in Hero
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{ a caméra erano ferrate,&diffono, feth délie genti.Et clamorno i figliuoli di Ifrael aî
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r e jpiedi fuoi ne la caméra del Signore,perche haueua nouecento carri di ferro
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^ m o infino à che fi uergognaflîno 1
éc effo oppreffe i figliuoli di Ifrael per forza uenti
rjrefco- Eta
P rjaaieporte de la caméra, ôc toi? ànni.Et Debora donna propheteffa,mogIie diLa
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|° toue ôc aprirnOjôC ecco il Signore loro pidoth,giudicaua Ifrael in quel tempo. Et fedeua
* Tto in terra morto.Et Eud fcampo v
nel tar deborafotro la palma,fra Rarriah, ôc Bethel j nel
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^ ail Se paffo I e c u t u r e
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>& f rnôte di Ephraim,ôc afcendeuano i figliuoli di Ifra
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tlirath.Et fu come uenne quello ,,fono v
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quella al giudicio. Et mando, ôc chiamo Ba?
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c ornetta nel ûlonte di Ephraim,©* difeefo. rach figliuplo di Abinohâ,di Chades j di Nephta
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n quello i figliuoli di ifrael dal monte, ôcef i^sc diffe à quello, oh non comando il Signore
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°5ti a loro.Et diffe à quegli,feguitate me, per Iddio di Ifrael,ua,ÔC tira nel monte Tabor, ôc to?
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çj2nore ci dette i nimici noftri, Moab ne là gj{ teco diecimila huomini de figliuoli di Nephta
no uoftra,ôC difeefono dietro à quello, ôc pre tfjClc de figliuoli di Zebulon. Et tirero à te al tor*
?*jpa(ndelGiordanouerfoMoab,ôcnÔper- rente Chifon,Sifera principe dello efercito di la?
ineflono che alcuno paffaffe. Et percoflbno Mo bin,ôcïcarri di quello, ÔC la moltitudine diquelab
in quel tempo circa dieci mila huomini, ogni Io, ôc daro quello nella mano tua. Et diffe à quel
huomo graffOjSC ogni huomo forte, ôc non carri fa Barach, fe uerrai meco andro, ma fe non uercoalcuno.Etfuhumiliato
Moab in quel di fotto rai meco non andro. Et diffe a quelîo,io andan-
Umano dilfraeI,8Cripofola terra ottanta anni.Et do andro teco, ma non fara la gloria tua nella
doppo quello fu Samgar figliuolo di Hanath, ôc uia,per laquale tu camini,perche in mano di don
percoffei piliftini,fecento huomini col pungettd na dara il Signore Sifera,ôc rizossi Debora.Sc an?
da baoh&faluo anchora effo Ifràeî. do con Barach in Chades. Et congrego Barach,
, . Zebulon, ÔÇNephtalf in Chades, ôc fece afeen-
DefcriœiImodochei:eneffeEuda v
liberareiIpopoio,ii çjere dietro àfe dieci mila huomini, ÔCafcefefeco