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* COMMENTO PI ANTONIO BRVCÏOLI<br />

ic î peccati de figliuoli di Ifrael redundaffino nella cafa di contaminationi,dallequali era purgato lo altare cWv -h Iddio per ilche per quefto ftatui douerfi rnondare la cafa cenû,8e lo fpargiere del fangue col d:to fette uoi* o ' î<br />

fua una uolta l'anno.in modo che nella uecchia legge nié done fopra le corna dello altare, erano le cerem^ïï*<br />

teeraefente dal toccare la immondicia,8c non folamente mondare,3cfantificarceffoaltare. Etpoichcerario f,,<br />

diuentauano immonde le cofe inanimate, le beftie , 3c gli tutte 1e fuperiori cérémonie fi offeriua il capf0 f ; le ^<br />

huomini ma anchora effo tempiodifdJio contraeuaim mmda,& dicefi.che offeriua queilo no che Ioimmoi mondicia in modo che una uolta l'anno haueua bifogno perche non farebbe potuto eifere capro che fene mand '<br />

dimondatione,laqualefaceua ilfacerdote grande, ilqua* malo prefentaua auanti al Signore,alla porta del tabern<br />

le faceua tutte lecereraonie délia propitiatione di Iddio. colo,accio che pregalfi che uenilliuo fopra diquell0 iD Et queilo che fara entro nella fantita dellefantita,cofi fara cari de figliuoli di lfrael,Et la ceremonia., che offert,^<br />

nella parte difuori del tabernacolo. Et il nto fu offerua* facerdote nel narrare i peccati degli Ifraeliti era che pQn to nella fantita dellefantita.che fi fpargeflï fette uolte il li ua le mani fopra il capo del capro,fignificando per eue auanti al propitiatorio,quefto medefimo rito fideb ûo atto,che il facerdote pregaua.cuelJdio trasferjfjL.<br />

be offeruare nella parte di fuori.ma nella parte di fuora iï ti i peccati degli ifraeliti fopra il capo di quel capro & 1<br />

faceua di piu.che col fangue û tingeuaiio le corna dello al fi confeffaua fopra queilo il facerdote tutte le iniqUjta ?<br />

tare degh' incenfi. Et la caufa perche fi uietaua, che neiTu* peccati de figliuoli di Ifrael. Et fatte quefte cofe il iarîr£ po entraffi entro al padiglione quel giorno, era perche al te, haueua alcuno huomo parato a quefto, che portafl»<br />

cuno di quegli,che erano nel tabernacolo non udiffi la uo quel capro nel deferto ,oue non erano akune altro pCCQ ce dello Iddio parlante dal propitiatorio,perche ilgiorno re d çapre o' animali dûmeftici.d huomini, accio che fuir!<br />

nelqualeentraua ilfacerdote nella fantita delle fantita,par lacerato dalle fiere per i peccati loro,<br />

laua à Iddio,8e Iddio à effo,8c quefta uoee erano indegni £t uerra Aharon nel padiglione délia congres<br />

di udire tutti gl altri,iquali fe fuifino ftati entro ilpadiglio t i o n c & fpoglieraffi delle uefte linedelle quali c"<br />

ne harebbonoudita.perche la parte del padiglione, 8c la &• j . ir • ^ U41,1<br />

'C<br />

fantrta ille fanntafôLentefîdiftingueuanSpeluelo.Bc f a ueftito quando entro nel fantuario, ÔC p o m<br />

quefto non impediua che le uoei fi udiffino, on ie fo c m quelle quiui. Et lauera la carne fua cô 1 acqUa nel<br />

ueniente che fiefdudeffino tutti dal padiglione,per che co luogo fanto,ÔC ueftiraffi delle uefte fue ÔC ufeira<br />

me il fommo facerdote non era degno uedere il uolto del & f a r a fholocaufto fuo, ÔC l'holocaufto de! no '<br />

parlante.8c per quefto il uapore dello incenfo dalaua,8c , „, . . , ' . , M<br />

F°-<br />

Lpriuaiîpropitiatorio,cofi3ctuttiglialtri,fuoricheika polo,ÔC propitiera per fe.ôc pel popolo. Et ilfeuo cerdote grande,non poteuano,come indegni,udire lauo pel peccato fara f umigare fopra lo altare.<br />

ce del par!are,onde erano efclufi dal tabernacolo infino a v<br />

Doppo il facrifieio per i peccati.il facerdote uefte nuouo<br />

tanto , che effo facerdote propitiafli per fe, 8c perla cafa huomo,8c piglia inftituti di nuoua uitarperche non bafta<br />

fua,8c pér tutta la congregatione, 8c infino a eue efca del un tratto hauere depofli i peccati, ma bifogna renouarô<br />

padiglione,hauendo fecondo quelle cérémonie, fatte tut con lo fpirito nella menîe,8c aggiugnerli a ogni fanta o*<br />

te le piopitiationi, pera,8c ornarfi di nuoui ueftimenti di uirtu. Etlauauafi j|<br />

Et ufeira allo altare che e auanti al Signore,ÔCpro facerdote non per alcuna contratta immondicia,pote"do<br />

pitiera per fe,ÔC torra del fangue del uitello,ôC del f b l t o m<br />

f j. n<br />

tf rar d o<br />

Ç PP° c<br />

f a<br />

kuatione, ma fi faceua, per<br />

fangue del capraôcporra fopra le corna déllo al f^S^&S^^TT *HT<br />

°. î, r' /• r<br />

f, '.,/• toiuo,8cdi tutto il popolo,ui modo che le loro iniquita<br />

tare mtorno. Et fpargera fopra queilo del fangue erano rimeffe. Et coii fatta la purgatione,procedeuafifo<br />

col dito fuo fette uolte,ÔC mondera queilo* ôc fan cerdote agli altri minifterii,che apparteneuano alla purga<br />

tifichera queilo dalla immondicia de figliuoli di tione,8c lauaua la carne fua,acciochefignificaiTe che effo,<br />

ifrael.Et compira di propitiare il fantuario,ôc ilpa * ff<br />

li â<br />

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'^ | u a h h a<br />

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Pf°P>t'ato,erano mon<br />

j . .. j ,, . » ,» , „' o- F<br />

didallemiquita.Etorteriuailfacerdote.poi cheeraufew<br />

dighone délia congregatione,ôcl altare, ôcofferï<br />

ra,il capro UiUO. Et appoggera Aharon ambeduc<br />

t o délia fantita délie fantita.l'holocaufto fuo, 8c per la pic<br />

be,8c erano quefti duaholocaufti.uno ofïêrto pel popo*<br />

le mani fue fopra il capo del capro uiuo ôcconfef<br />

a ! t r o e r<br />

'' P *' facerdote,propiriando per fe, Se péril<br />

fera fopra queilo tutte le "iniquita de fieliuoli di Ifs P°P 0<br />

n o n fl o n e ui a l c u n a c o J a<br />

I° , P

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