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NE NVMER> CAP. IIII. ,„
r fio-h'uolo di Aharon facerdo. M de la famiglia de figliuoli di Gherfon nelpadi.
c u r a d
Etfa l E
,, minario ôc f incenfo aromatico, glione de la congregatione,ôc la cuftodia di que.
te e> folio del io ^ ^ f i o d e lj a u n t j o n e ^ c u r a gii }p U mano di lthmar figliuolo di Aharon facer
fcofferia c
di tutto il r
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a ^ o & di tutte le cofe che fono dote.I figliuoli di Merari,per le famiglieloro,per
y & ne Ua(î di quello.Et parlo il le cafe de padri loro numererai quegli. Da la eta
ineffo» ne
!*! a
" e ^ a« Aharon, dicédo non taglie di trenta anni,ôcfopra,infino à la eta di cinquanta
Signore a M? ^ m ; ^ e Chehathite dal mezzo anqi numererai quegli, ciafeuno che entra a i'e.
rete latrib a
^leuiti-c 1
q f a K £ quegli, ôc uiueranno,ôc fercitio per feruire ilferuirio,deI padiglione de la
^ jofiappropjnqueranno al. congregatione.Et quefta e x
la cuftodia de la cari.
n° n
"°^VMtita.Aharon,Sci figliuoli di quel caloro, in ogni opéra di quegli nel padiglione
\x fantiw e ^ p 0 r r a no effi, ciafeuno fopra fo. de la congregatione, le tauole del tabernacolo,
1 0 U a n
7 &?la chanca fua. Et non entrino a'ue. ôc le ftanghe di quello,ÔC le colonne di quello, ÔC
p e ra fua, • i r a t i n o j a fantita,ÔC muoino.Et le bafe di quello. Et le colonne del cortile intor.
dere quan ^ ^ Mofe,dicendo. Piglia la fom- no,ôc le bafe di quelle,ÔC chiodi di quelle,ôcle fu.
P arl
° 'J j?j0ij di Gherfon,anchora effi, per le ca ni di quelle con tutti i uafi di quelle, ôc ogni ope-
fc
Adï\ loro per lefamiglie loro.Dal'eta di trê ra di quelle, ôc per i nomi numerete i uafi de la eu
-ôcfopra infino a la eta di cinquanta anni ftodiadela caricaloro» Çuiefta eYopera de la
" ann
^rai quegli, ciafeuno che entra aVercitare famiglia de figliuoli di Merariin ogni opéra di
ïTrdtio per feruire il feruitio nel padiglione de quegli nel padiglione de la congregatione,per la
congregatione. mano di lthmar figliuolo di Aharon facerdote.
P wonfi qui hora quelle cofe,che apparteneuano a Eia Q„ eft0 c n c fegue apparteneua in générale a v
tutta la fa*
z» doeche effo haueffe la cura dell olio per acconciare miglia,nondimeno dipoi fi djuideua per cafe,8c perfone
k lucerne,8c quello era una lpecie à olio per il fantuario k c à d o diuerlî copnmenti.E t l'uficio di tutti i Leuiti era
i arderenel candelliere, una aitra fpecie:e«i quella , che nel portare alcuna cofa appartenente al tabernacolo.
feruiuaper ungere i faccrdoti,8c le cofe del lantuario, 8c j^a j cheattiti portauano i uafi del tabernacolo,che non
haueua anchora curacffo Elazaro dello incenfo aromati m n o p a r t e di quello,8c i Gherfoniti,8c Merariti portaua
co ilquale folamente apparteneua a ardere auanti al Si* n o \ c p a r t i del fantuario,come i Gherfoniti, che portaua
gnore. Et apparteneua anchora a Elazar la cura di tutti n o t u l t i j coprimenti di fili,3c di pelli,8c i Merariti le tauo
iuafi che erano ncll'ufo di tutto il fantuario. Et dimoftra colonne,8c le bafe.Defcriuefi di poi fuficio délia ter
il modo deila amminiftratione de Cheattiti, quale debba z a famiglia de Leuiti,8c doueuanfi computare tutti i me
e(%e,accio che non rHunino. Et e come dica Iddio, nô rariti,per le famiglie, 8c cafe loro,pcrché benche i merari
uogliate difpergicre i Cheattiti per non dimoftrare loro t l faceffino una famiglia, non dimeno fotto quefta erano
qucl'.o,che côuenga fare a quegli, 8c col nome de Cheat altre famiglie minori. Et come i Gherfoniti erano fola*
titi folamente fi intcr.dono qui i fcmphci Leuiti di quella rnente.numerati dalle eta di trenta anni,infino a' cinquan
famiglia, Se non facerdoti, perche i non facerdoti folâ* t2jdi eta che manca delle giouinili uolutta, 8c paffioni,8c
mcn;epoteuano effere difperfi,fetoccauano iuafi.per* che e" ualida, 6c gagliarda alla faticaditaii pefi, dipoi
clieafolifaccrdotieralecitotoccarequegli.Etcofifiin* nominatamente dice quello che doueua effere lacarica
terdicca 1
Cpeattitiper diuino precctto,che nonuegghi dielîi.
no,o' tocebmo quelle facrofante cofe,ma folamente por
tinoin fu le ipallc,perche uolfc degnamente Iddio effere Et numéro Mofe,ôc Aharô, ôc i principi de la con
hauuto in fomma rcuerentia. Defcriue dipoi l'uficio de gregationei figliuoli di Chehath per le famiglie
W,erfon!ti,Scprimierarncnte fi pone il numéro di quegli l o r o & p e r Je cafe de padri Ioro.Da l'eta di tren*
«neferuano m quefto uficio. Et le Dene furno numerati ' f r • c & fo
P^,mfino a la eta dl cinquanta anni
a commutare per i primi geniti degli Ifraeliti, qui fi nu* ciafeuno che entraua a i efercitio per 1 opéra nel
merano foli,8c dalla eta di trenta anniinfin a cinquanta. padiglione de la congregatione.Etfurno i nume
Qujfta e l'opéra de la famiglia de Gherfoniti al rati di quegli, per le famiglie loro, dumila fettecé
feruire,5ca iacarica.Etporteranno lecortine del to cinquanta. Quefti fono i numerati delefamitabernacolo,
ôc il padiglione de la congregatio. çlie de chehathiti, di ciafeuno cheferuiua nel pa
"Voprimento di quello , ôc coprimento ditaffi, diglione de la congregatione,iquali numéro Mo
chee fcpra quello difopra,ôcl'ufciaIe a la porta fe, ÔC Aharonfecondo la parola'del Signore per
W padiglione de la congregatione. Et le cortine la'mano di Mofe.Etùnumerati de figlioli di Gher
f*
c
°^îe,ôc l'ufciale de la porta del cortile che fon.per le famiglie loro,per le cafe de padri icro.
lefn a!
ii tabernac
h °lo,ôc fopraTaltareintorno, ôc Dalaeta di trentaanni,ôcfopra, infino a laetadi
quell" et tUTti
a f i d e i o e r a l o r o
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cinquanta anni, ciafeuno che entra a v
l'efercitio,
parola HAK
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^,opereranno. Secondo la perl'opera nel padiglione de la congregatione.
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opéra d ' f ,
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figliuoli fuoi, fara tutta V Et furno i numerati di quegli per le famiglieloro
Gherfon in ogni carica di
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per le cafe de padri loro, dumila fecento trenta.
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* q«e. Quefti fono i numerati de le famiglie de figliuoli
°dia tutta la carica loro.Quefta e" lope di Gherfô, di ciafeuno cheferue al padiglione de