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C O M M E N T O DI AN coli për LA gloria del Signore Iddio fuo,8c pergliftupen* di miracoli douieno effere piu fludiofi offeruatori della DI uina legge,8c uero cu!TO,auuegna che per contrario neffu* NE gêu pi J ipeffo mutorno I loro Iddii che I Iudei in NÔ pic ciola befteroia di lddio,8c perpétua ignominia della gente Ifraelitica fecondo la carce.Quello che fegueë'come dica, neffuno inimicheuolmente ti affaltera ufeendo fuora,neffu* NO impedira le tue honefte occupationi, 8c fempre uedrai falue tutte IE tue cofe. DARA IL FIGNOR t I NIMICI FUOÎ,CHE fi LEUERANNO CON TRO ÀTE,PERCOFÎÎ AUANTI À TE,PCR UNA UIA UFCIRANNO ÀÊ,&PER FETTE UTEFAGGIRANNO AUANTI À TE.COMAN DERA IL FIGNORE CHE FIA TECO LA BENEDITIÔE NE LE TUE CELLE,& IN TUTTELE COFE NE LEQUALI MÈNERAI LE MANI TUE,6C BENEDIRATTI NE LA TERRA, LAQUALE IL FIGNORE ÏD DIO TI DA.STATTUIRATTILÎ IL SIGNORE IN P O P O L O FANTO, C O M E GIUROA TE,FE EUFTODIRAI I PRECETTI DEL SIGNO RE IDDIO TUO,8C CAMINERAI NELE UIE FUE.Et UEDRAN- N O TUTTI I POPOLI DE LA TERRA,CHE IL N O M E DEL LÎGNO RE fi E INUOEATO FOPRA TE, ÔC TEMERANNO DA TE. Et F ARATTI RELÎARE IL SIGNORE IN BENE COL FRUTTO DEL UEN TRE TUO,& COL FRUTTO DEL GIUMENTO TUO, ÔC COL FRUT TO DE LA TERRA TUA,NE LA TERRA FOPRA LAQDALE GIURO IL FIGNORE À PADRI TUOI DI DARLA À TE.APRIRATTI IL FIGNO RE IL THEFORO FUO BUONO, IL CIELO PER CFARE LA PIOG GIA A LA TERRA TUA NEL T E M P O FUO, ôc PER BENEDIR TUT TA L'OPÉRA DE LA MANO TUA,ÔC PREFLERRAI À MOITE GÉ TI,6C TU NON ACCHATTEREI.Et PORRATTI IL FIGNORE IN CA P O , & NON IN CODA, 6C FARAI FOLAMENTE AL DI FOPRA, ÔC NON AL DI FOTTO FE OBEDIRAI À PRECETTI DEL SIGNO* RE IDDIO TUO,ÎQUAÎI IO TI COMANDO HOGGI A CULTO* DIRE,6C FARE.Et NON TI PARTIRAI DA TUTTE LE PAROLE CH* 10 UI COMANDO HOGGI À DEFTRA,ÔC À FINIFIRA,ANDÂDO DIETRO À GLI IDDII ALIENI,PER FERUIRE À QUEGLI. Cioè farai fuperiore a" tuoi nimici,fempre farai uittoriofo nella guerra Et in oltre in tutte le cofe farai profperato dal Signore. Et fendrai LA uerita delle promiiîïoni di Iddio cô tuo bene fênôd.raeno tu anchoraferuerailafede, 8c il pat to promeffo ..euftodendo i comandamêti miei. Et farai am mirabile,8cterribile aile altre genti,3c reueriranno il Signo re Iddio tuo, ueggendolo tanto grandemente inclinato al la defenfione del popolo fuo,8ccommenderanno la uerita di quelk>,8c la tua obedientia.8c temeranno di offenderti per Iddio il nome delquale è inuoeato fopra te.Et répète 11 la beneditione della pfole,dellebiade,8c debeftiami.la* quale dara Iddio i quegli che feruano I fuoi precetti. Et di ce abondeuolmente ti faranno propitii i cieli, 8c ammini* ftreranno tutte le cofe neceffarie,lepioggie primaticce,8cfe rotini,8c benedirannoin tâto alropere delle tue mani,che NON farai mai eontriftato per LA tua fatica, che la fia in frut* tuofa.Ei itefori diuini fono LA beneditione,1a gratia,il fauo re,8c la beneiieentia. Et nôfarai grauato per la feruitu di al cuna gente,tu fteffo uincerai i nimici tnoi, tutti T i amerâ* NO,neffuno TI odiera. Et tutte quefte cofe farâno,fe obedi rai al iignor Iddio tuo,8enôdifprezzerai i pretettifuoi. ET FARA FENON OBEDIRAI À LA UOCE DEL SIGNORE IDDIO TUO,ACCIOCHE EUFIODIFEA PER FARE TUTTI I PRECETTI DI QUELLO,ÔC FTATUTI DI QUELLO IQUALI TI COMANDO H O G GI,UERRANNO FOPRA TE TUTTE QUEFTE MALADITIONI, 6C GIUGNERANNOTI.MALADETTO FARAÎNELA CITTA,ÔC MALA T O N I O B R V C I O L I . DETTO FARAI NEL CAMPO.MALLADETTO il CANEFTRO N &IA MADIA TUA.MALADETTO il FRUTTO DEL UENTTE T ' 6c IL FRUTTO DE LA TERRA TUA, DE LO ARMENTO DE b U °' TUOI,ÔC DEL GREGGE DE LE PECORE TUE.MALADETTO^ * RAI QUANDO ENTRERRAI, ÔC MALADETRO FARAI QUAND UFCIRAI.MANDERA IL FIGNORE IN TELAMALAD.TTIONE & LA FTORDITIONE,6Cla RIPRENFIONEINTUTTE QUELLE C ' F NE LEQUALI MER TERAI LE MANI TUE,LEQUALI FARAI I N F ^ À TANTO CHE TI CONFUMÎ,ÔC INFINO A TANTO CHETIFA C° CIA PERIRE PREFTAMÊTEPER LA MALITIA DE L'OPÈRE RUE* CHE TU LAFEISFTI ME.FARA ATTACCHARE IN TEIL SIGNORE LAPEFTIIENRIA,INFINO à CHE TI CONFUMERADA la TERRA à LAQUAI TU ENTRI PER POFFEDERE QUELLA.PERCOTERATTT il SIGNORE DI ENFIATO,ÔC DI FEBRE, ÔC DI ARBORE ÔC DI FECCITA,ÔCCONLAFPADA,ÔCCONLATEMPEFTA &CON LA PALIDEZZA,ÔC PERFEGUITERANNO TE INFINO A CHE PERIFEA. • Cioë fe non obedirai à miei precetti farai empiuto di tutte quefte maladitioni, 3c fegue infino alla fine del capitolo le maladitioni che afpettanoitrafgreffori della diuina legge. Come dica. I tuci beni,che tu hainella citta fi perderanno' 0 diminuiranno,8ci frutti de campi tuoi fieno confummâ TI dallaruggine.daluento,8cdailalocufta,3c dalbruco,& diqui fia màîadetto il caneftro,cioë quello uafo nelquale fi tiene il pane,8c la madia, che ë quello ftrumeuto nelqua* lefifa.Et non multiplicheraiin figliuoli, come auanti fufti multipiicajto,8c anchora il frutto della terra fia ma'adctto, perche fara poco,8ccattiuo.Et faraimaladetto allo entra RE,8c allo ufeire della cafa tua perche quiui fopra uerranno timore,8c tremore,8c tuttii mali ti fi faranno incontro.Et il Signore uniuerfalmente mandera in te la maladitione in tutte le cofe tue ,in modo che ne rimarrai ftordito, 8c tal* mente farai tutte le tue cofe maie, che di tutte farai ripre* fo.Et quefto perla malitia delc opère tue,Et per la corrut tione dellaiia morrai tu,8ctntte lecofetue.Etnôfolamê TE ti dilpergiera qnefto maie della pelle, ma anchora farai cruciato da altre in fettioni,lequali infieme con la fpada de tuoi nimici,8c con la tempefta PERFEGUITERANNO te, infino ailatuadisfattione. ET FARANNO i CIELI TUOI, CHE FONO FOPRA IL CAPO TUO DI R AME,ÔC LA TERRA CHE È FOTTO À te,DI FERRO.DARA IL SIGNORE LA PIOGGIA À LA TERRA TUA C O M E POLUERE,K CENERE,DIFEENDERA DA CIELI FOPRA TE INFINO À CHE FIA DIFPERFO-DARATTI PERCOFFO IL SIGNORE,AUANTI A NIML CI TUOI, PER UNA UIA ENTRERRAI À QUELLO, ÔC PER FETTE UIE FUGGIRAI AUANTI A QUELLO,ÔC FARAI IN MOUIMENTO À TUTTI I REGNI DE LA TERRA. ET FARA IL TUO CADAUERE tt FEA À TUTTI GLI UCCEGLI DEL CLELO,ÔCÀ la BEFTIA DELATER RA,ÔC NON FIA CHI FPAUENTI. Cioë il cielo AEREO dalquale UÊGONO LE pioggie,in MODO fara fecco ,8c duro che parra rame,dalquale non porTa nfci RE alcuna HUMIDITA, 8c la TERRA diuerra come ferro laqua le fatta dura non potra produrre cofa alcuua.Fone dipoia maladitione perlo effere foggiogati DA nimei loro in rn DO che fieno percoflî da quegli.anchora che fieno poem, A N impotenti.NEfolamente feguira loro quefto, ma ^°JJ C 1 cadaueri loro FIENO lafeiati agli uccegli del ciefo, K beftie della terra. PERCOTERATI il SIGNORE con LAFEABBIADE LO EGINP» ÔC con le INFERMITA delle morici, « con ROGNA K
NEL DEVTERONOM „„a ucrâe t in modo che non potrai effet oXcoâti il Signore di flultitia,ôc cecira SaDoredicuore.Erpalperai nel mezo di, co K d K cieco nelle ténèbre, ne profpererai le 10 CAP. XXviII. i
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