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COMMENTO DI AN<br />

dal lato delmote.Et diffe lonadab alRe, ecco i fi<br />

gliuoli del Re uengono,fecôdo laparola delfer<br />

uo tuo,cofi fu.Et fu come hebbe finito di parlare<br />

ecco i figliuoli del Re uennono,ôc alzorno lauo<br />

ce loro,ôc pianfono,8c anchora il Re, ÔC tutti i fer<br />

ui fuoi pianfono con molto gran pianro,ôc Abfa<br />

ïom fuggi,ôc ando à Talmai figliuolo di Amihur<br />

Re di Ghefur,ôc pianfe Dauid fopra il figliuol fuo<br />

per tutti i di. Et Abfalom fuggi,ôc ando in Ghe*<br />

fur,8c ftette quiui tre anni. Et eeflo Dauid Re di<br />

perfeguirareAbfaIom,perchefi era confolatofo<br />

pra Ammon che fuffe morro.<br />

Non differi la gfeflitia diuina di apportarc la data fententia •<br />

contro à Dauid,i'quale per lo aduiterio,8c homicidio fubi<br />

to puni cô tanta fcuerita che a pena potette punirlo cô piu<br />

graue,fuori che cô lamorte.Ordifce dipoi la facrahiftoria<br />

tutta la caufa della nuoua anguftia di Dauid, laquale prima<br />

comincio dallo inamoramento di Ammon di Tamar fo*<br />

relia di Abfalô,di padre,8e nô dimadre,Iaquale fu uiolata<br />

daeffo,ilche non potette fare,che ne fuffe di graue doglia<br />

a! padre Dauid,fentirfi uiolata la figliuola,8c da uno fuo fi *<br />

gliuolo,8c queflo negli occhi di tutto Ifr?el,allaquale angu<br />

ftia, 8c dolore fegui la morte del figliuolo Amnon, ilche<br />

gli fu grandïffima affiittione, ma ueggendo che al fuo adul<br />

terio gliera auuenuta quefta uiolatiôe nel proprio fangue,<br />

8c g la morte di Vria, la morte del proprio figliuouolo fii<br />

acquieto doppo qualche tempo, forfe penfando, che qui<br />

' doueffe terminare la auerfita che gli fopraftaua pel cpmef<br />

foadulterio,8c homicidio. CAP. XLII.<br />

ET feppe loab figliuolo di Zeruia che il cuore<br />

del Re era a' Abfaiom.Et mando loab in Tecoah,ôC<br />

tolfe di la una donna fapiente,ôc diffe à ql<br />

la,fimula di dolerti,ôc ueltiti à bruno, ôc non ti u*<br />

gnerai di olio,ôefia come donna che molti giorni<br />

fia attrifiata fopra il morto. Et entrerrai al Re, ôc<br />

parlerai a v<br />

quello fecondo quefta parola, ôc pofe<br />

loab le parole nella bocca fua. Et diffe la donna<br />

Techoita al Re,ôc cadde fopra la faccia fua in ter<br />

ra,ÔCinclinofli,ôc diffe,falua o Re.Et diffegli il Re,<br />

che cofa hai.''ÔC.diffe, certamente donna uedoua<br />

fono,ôc morto è il marito mio.Et alla ferua tua e*<br />

rano due figliuoli, ôc hâno quiftionato ambedue<br />

nel campo, ôc non era chi diuideffe fra loro , ÔC<br />

percoffe l'uno l'aItro,ôC uccifelo.Et ecco fi rizzà<br />

tutta la famiglia contro alla ferua tua, ôc diffono,<br />

dailpercotitore del fuo fratello, ÔC faremolo mo<br />

rire,per l'anima del fuofratello,ilqualeuccife, ôc<br />

difpergiamo anchora l'herede,ÔC fpegneranno la<br />

brace mia,che èreftata,accio che io nô ponga no<br />

me al marito mio,ne reliquie fopra la terra.<br />

Soggiugnefi hora una altra afflittione à Dauid per Io adul<br />

terio, 3c per lo homicidio quale fu lo adulterio di Abfa*<br />

lom con le concubine di Dauid,8c la morte di effo Abfa*<br />

lom,ilquale reuoeato dallo efilio fa feditione contro al pa<br />

dre,8c comincia prima la caufa della fua reuoeatione qua<br />

le comincio da loab,che conobbe che Dauid era mitigato<br />

contro à Abfaiom.Et ufaloab per ftrumento donna pru*<br />

dentiffima,nellc paro 1<br />

e, accioche fapeffe referire auanti al<br />

Re le parole chegliparlaua loab ,imponendogli quello<br />

che h aueffe à fare per uenire al fuo intento. Pone dipoi la<br />

TONIO BRVCIOLI.<br />

domâda delladôna informata da loab ,di cêdo queii<br />

auuenuto aîfuo figliuolo,accioche faceffe cadere lof ^<br />

.fuo alpropofito di Abfalom come haueua difeprwi^t n<br />

. t0<br />

Et diffe il Re alla dôna, ua nella cafa tua al: i0 c<br />

mandero per te. Et diffe la donna Techoita alR°~<br />

fopra me fignore mio Re fia il peccato ôefor/'<br />

la cafa del padre mio,ÔC il Re,ôc i! throno di qu î<br />

10 fia innocente. Et diffe il Re,quello che ti côtr<br />

diffe,conduci quello à me,ÔC piu nô toccherat/<br />

Et diffe,ricordifi priego il Re,del Signor Iddio f Uo'<br />

accio che non faccia multiplicare i propinqui del<br />

fangue à disfare, ÔC non difperghino il fîgIi Uo| 0<br />

mio,ôC diffe uiue il Signore,che non cadra del ca<br />

pello del figliuolo tuo in terra. Et diffe la donna<br />

parli priego la ferua tua al Signore mio R e una pà<br />

rola,ôc diffe parla.Et diffe la donna,ôc perche pen<br />

faftîuna cofa fimile contro al popolo di Iddio^ôc<br />

che parli il Re quefta parola come errante non<br />

riducendo ilRelo feacciato fuorPerchernoren?<br />

do moriamo, ôc come acque che corrono in-<br />

terra ;che non fi congregano,ôc non perdonald*<br />

dio à anima,mapenfanefuoi penfieri,che quello<br />

che è feacciato dalui,non fia feacciato. Et hora<br />

che io fia uenuta àparlare al Re Signore mio que<br />

fta parola, e perche mi fpauentorno il popolo 8c<br />

diffe la ferua rua,io parlero hora al Re, forfe fara<br />

11 Relaparola della ferua fua. Perche udira il Re,<br />

accio che liberi la ferua fua dalla mano de l'huo­<br />

mo che uuole disfare me,ôc il figliuolo mio pari­<br />

mente dalla heredita di Iddio.Et diffe la ferua tua,<br />

fia priego la parola del Signore mio Re in facrifi<br />

cio,perche come l'angelo di Iddio,cofi è il Signo<br />

remioRe,per ùdireil bene,ôc il male,ôc il Signo*<br />

re Iddio tuo fia teco.<br />

Et prefo da mifericordia ilRe promette di fare quanto d*<br />

la moftraua di defiderare.Et feguita lo donna di coftrigne<br />

re il Re,accioche non poffa mutare la fententia, 8c accio*<br />

che anchora fi ricordi della fua caufa. che ha fimile cafo cô<br />

lAbfalom,quafi dica, 8c in che modohaitu ardireôReda<br />

re taie fententia alla caufa mia,3c in che modo i uendicatori<br />

del fangue mi crederranno , che tu habbi data taie fenten*<br />

tia fenza tuô peccato,8c derogatione della tua autoritafac<br />

cendo altrimenti al tuo figliuolo, perche non ti uuoireco<br />

ciliare al tuo figliuolo fugitiuo,tu che fei proffimo uenov<br />

catore,8c effo hebbe non picciola caufa di ucciderlo onde<br />

pli debbi perdonare,accioche non fia fempre in efilio. bt<br />

feguita di perfuadere con una altra ragione,corne dica, au<br />

iiegna chetutti per neceffita moiamo, 8c come acquaicor<br />

riamo,onde quefto Ammon haueua à morire al fuo teny<br />

po come muoiano tutti gli altri, onde non blfognacne<br />

Re penfi di uccidere huomini,ma piu tofto penfi di nau»<br />

re il fuo figliuolo, non anchora morto, perche e megn<br />

che uno ne muoia che due.Et intendi adunque hora o je ,<br />

che cofa io uoglia, 8c percheio fia uenutaà parlare a ,<br />

auuegna che il popolo mi fpauenti,che in uano f ""V,,<br />

cendo meco medefima, io parlero al Reforfe fo°mw<br />

opinione degli altri.Defidera adunque la ferua ^ L , ,<br />

dire qfte parole del fignor mio Re, cio che per nwg^<br />

mente ftatui.fara tutto accetto al fignore, corne i .<br />

gelo di Iddio lo haueffe pronuntiato,acciodie

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