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COMMENTO DI ANTONIO BRVCIOLI.
fa .ScVon folamente dimoftra qui, che gli liberaflï da quel
la feruitu,machc anchora fegli eiefie in popolo fuo pccu
liare.Et répète Mole effere incorfo per la cura di quegli
nell'ira di Iddio, a' teftificare la elettione diuina che ante*
pofe quegli a N
Mofe,perche cleffe uoi a v
poffedere la terra
dipromiflione,8CMCREÇUFO per tutti i modi, adûque do
uete adorare Iddio, che antepofe uoi a v
tutti i popoli', Se
a %
me,5C ufa Mofe una certa miferubi.'c querela, accio che
piu grato fi abracciil beneficio )?ilquale uiddono effere ne
gato per loro caufa a N
tanto amico di Iddio.
Habbiateui cura,accioche nô uifcordiatedelpat"
to del Signore Iddio uoftro, ilquale pattoui co*
neflbuoi, ÔC facciateui fcultura, imagine di tutte
quelle cofe, che tiprohibi il Signore Idcio tuo.
Perche il Signcre Iddio tuo,e x
ne popoli,per la feeleratezza della Idolatria,8C quiUj uere a
fuoeo che confus
ma,Iddio zeîatore. Quando générerai figliuoli,
ÔC figliuoli di figliuoli, ÔCinuecehierete ne la ter?
ra,ÔC corromperereui, ÔC farete fcultura, imagine
di tutte le cofe,ôc farete il m aie negli occhi del Si
v
cercare il loro Iddio , 8C hauerlo a" trouare fç C C7
n
tutto il cuore lo cercaffino,8C cô tutta l*anima,onde e" tn
nifeftoi Iudei effere flati cattiui in Babylon, non per a!t"o
che per la idolatria,ne potere effere lungamente fenza ca
tria rauedendofi del fallo loro, onde appare queftoprL fente efilio loro , non effere per altra caufa, che per non
hauere riceuuto il Meffia ,alquaie fe nô ricorrono fempre fieno efuli,8c ribelli di Iddio.ht nô folamente non lafcjo il
mifericordieuole Signore Ifrael,8cdiiIïpo il patto fatto co
padri, ma effen do uenuta la plenitudine de tempi rçn^e clariifima la gente lfraelitica,per Chrifto, &c per gli
ftoli,8c altri banditori dello euangelio. Amplifica LA bcr.ta
di Iddio uerfo Ifrael,ilquale dette a loro foh la legge a lo
ro foli appari,par!o,mando i profeti tante uoite,RCCURC? ro tanto i padri quanto i figliuoli ,tcftificando la potentia
8tbenignita fua per tanti fegni, 8c portenti nella pace &
nella guerra, 8c qnefto in occulto, ma nel cofpetto di'po
tentiflïmi R.e,nel!a ftrage di grandi efferati,cherefifheno
aVffo,8caglielettko portenti cekfti,Sctenefiri,nonfen,
za terrore di tutte le genti,onde dice.
gnore Iddio uoftro,prouocando quello. Oh udi mai popolo la uoce deîo Iddio che par
Quanto fia poco uitiofa nelle facre lettere la repetltïone la dal mezzo del fuoeo come udïfti tu, ôc uiffe.''
fi uede qui, 8c quâto fia neceffario iiricordo del Jeuare del 0 n p r 0uo' uno Tddio di uenire a pioliare a' fe la
le ima?ini,8c cofi moftra qui che Iddio no puo foftenere, J„I j„ t„ „„ ,
&
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che. tu declini
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effo
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lo aroore, che ti porta, 8C
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1 amore
' gentecalmezo de!agente,conpruoue, confe*
e" fenza emulatione,8E cofi Mofe fa qui Tuficiofuo, men*
tre che ci moftra Iddio cofi terribile , quale e' certamente
aile confeientie, doue non e' feuangelio.Et notabilmen*
teauuerîifce Iddio deferiuerfida Mofe fuoeo,8C zelante
circa al precetto, nelquale maggiormentë fi difprezza,
doue piu fi doueua temere, 8C ucnerare, accioche uegga
çhe effo fteffo adduce quefto precetto, accio che ci fia in
Dio,ne habbiamo alcuna fiduci Î nelle opere,ma nella fo
la fua mifericordia.Et hauendo a N
g "i,ôc con miracoli, ÔC con guerra, ôc con mano
forte,ÔC con braccio diftefo, Se con terrori gran*
di,fecondo tutte le cofe che fece a" noi il Signore
Iddio uoftro in Egytto,neg!i occhi tuoi^ Egli ti
f u fatto uedere accio che fapeffi che il Signore t
lddio,non e'piu fuori di quello.
morire,Mofe, mettcua
ogni fuo sforzo dieftirpare dal cuore di tutta quella gen
te l'amore della fcultura,!lquale haueua gia chiamato cor*
Haueua detto di fopra non effere altra gente, che haueffi
gli Iddi propinqui,come ë propinquo Iddio à lfrael,8cma
nifefto quefta propinquita primieramente in effo dare del
ruttione,8C maie ne gli occhi del Signore.
la legge, hora la manifefta nel cauargli di Egytto, in tanti
Io protefto contro a uoi hoggi al cielo,ôc alla ter
mirabili effetti, per iquali fu prefente a
ra,che perendo perirete tofto da la terra, ÔC per
la quale paffate la il Giordano,per poffederla,nô
prolungherete i giorni fopra quella, perche con
efterminiofarete efterminari. Êtdifpergera uoi il
Signore ne popoli, ôc rimarrete pochi di nume?
ro, ne le genti aile quali condura uoi il Signore.
Etferuirere quiui agli Iddii,alla opéra di mano di
huomini,legno,ôe pietra,quali non ueggono ne
odono,nemangiono,neodorano.Etcercherete
dila il Signore Iddio tuo, ôc troueralo fe cerheraî
con tutto il cuore tuo,ôc tuttal'anima tua. Quan
do harai anguftia, Se trouerannori tutte quefte co
fene gli ultimi di, ôc ritornerai al Signore Iddio
tuo,ôc obedirai alla uoce di quello. Perche Iddio
%
tutte le inuoeatio
ni del popo!o,8c dice con proue,con fegni,8c con mira»
coli,intendendole cofe fatte da Iddio in EgVtto per Mo
fe,lequali fi chiamano per molti nomi, per le moite loro
conditioni,perche inquanto cheeffeefaminornoglianw
mi di Pharaone,3c degli Egytti uerfo Ifrael, fi chiamano
tefitationi, in quanto che efe erano teftimoni della diuina
imbafeeria di Mofe, fi chiamono fegni, 8c in quanto che
erano fopra il naturale corlo della natura , fi chiamono
cofe mirabili d portenti, 8c foggiugne, con guerra, con
mano forte,8c braccio diftefo,lequali tre cofe riguardono
aile cofe fatte nel mare roffo , quâdo Iddio combatte per
Ifrael,8c dice con terrori grandi, perche fu timoré tanto
rielmareroffo,quantoin Egytto, come c v
manifefto nell,
Efodo . Eté'effo Iddio in modo Iddio che nefuno altro
e v
Iddio ,8ccofi doppo,chc Mofe ha feguitato la parte nc>
gatiua,cioe v
che non fi debbino adorare gli idoli, fieguita
hora la parte affermatiua, che fi debba adorare uno folo
Iddio uero,perche quefta fu la prima parte del patto droi
mifericordiofo,il Signore Iddio tuo, nontiaban no,percheperqucfio,mododibeneficiopropone^cr
ifr"***
c h e i n u e r i t a € r a n
donera,ôc non ti difpergera, ôc nô fi feordera del ' ë beneficio.eiTcre popolo efcno da J
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patodepadrituoi,aValigiWo.Perchedoman, ° f° * A
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S.w.tLn.i».. • • • ue ?° -'. cioe f° î* J
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folammenteforte,che puo fare tutte le cofe, KQicc
dahorade giorni primi che furno auanti ate,dal accioche fapeffi,8CNÔ accioche credeffi, perche ueram "
di che creo Iddio 1 huomo fopra la terra, ôc da 1* te fu eletto quel popolo a x
fapere quelle cofe da gh enro
uno eftremo del cielo infino alPaltro eftremo del nwnifeftiffimi. Etuerameute efercita iMofel'uncio de
cielo ,fefiafatta cofa grandecome Quefta- rffia *larare,aprendo loro,che quefti mirabili y
«ditocomeeffa. 8 *
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*'° fa J^Ï^^'^^tX^
„ ,. , . f ère eletti a fapere, che il folo fonte dello eiier^i
Predice hauere certiffimamente i eflere difperfo, Ifrael çhe gouerna,