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NEL LIBRO im. DE RE. CAP. XX\U Î'O
feriuano io trouai il Libro d e l a kg- l'huomo che ui mando à me.Cofi dice il fignore,
d e a Sapnân i > re & d e t t e Hilchiiail libro ecco io adduco maie fopra quefto luogo, ôc fogene
lacala ° u e i i 0 ' pra gli habitatorl fuoi, tutte l e parole del Libro
iSaphan,& e Ua ttroanni auanti,Ia inftauratfone del chelefleilRedi Iuda. Per hauere lafciato me,ôc
pcfdugcnto ^ necdîarja,o v
fu poco curata,onde hora hauere fatto lo incenfo agli Iddi alieni, per prouo
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, S n i o Iofia dinuouo il tempio tendere in rouina e c a r £ m e m . d e , j , f
uegge"?" ft„j jodelfe pet a a reparare le feiîure ,8e tut* > , ». F A , « * /-r
^offodaUoiludioaei^ fieilfurore mio m quefto luogo, Se non fi fpe*
ta la rouma,^ ^ ^ ammunifee il fommo facerdote ne* gnera.Et al Re di Iuda, che u i mando à rkercare il
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nte p lô feriuano regio,che fpenda la pecunia raguna Signore, cofi direte, cofi difle il fignore Iddio di
fa nella caffa del Signore, dandola a v
prefetti della opéra l f r a d I e p a r o l e c n e t u d j f t j _ P e r d Q f h e fi j n t w
.r ca^lSiîrnore accio che fircformi, effendo muec* ..,' r
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r) rouinau sêmpre fu bifogno nella chiefa della ner
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tuo, Se percio che t u tl hUmiliafli d a l
}ormatione,iichee x
cura & uficio de facerdoti, ma co* lafaccia d e l Signore, quando udifti quelle cofe
meionohora'cofi fempre furno piu diligenti nepriuati che io ho parlato fopra quefto luogo , ÔC f o -
commodiloro, che nelreformare i publici coftumi er* p r a g l i habitatori di quello,che fiano in defolatiô
,ati. Dimofirafi dipoi quanto poco fi Ieggeffe effa legge * ?. maladitione ÔC ftracciafti i ueftiméti tuoi
n e
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M Sienore effendo fiata tanto tempo ncgletta da Menaf >* «"Wainone, ÛC itracciaitl l ueltimeti tuoi,
S &Amon,8c ueggiamo anchora,che quâdo non e v
let 8C piangefti auanti a me,anchora 1 0 udi,dilTe il Si*
talïfcritturaâlpopolo.cheairhorafono introdottele gnore.Per qfto ecco io ti raccorroa 1
padri tuoi,
maie opiniorji,8ctutte le idolatrie,8c falfi culti degli idoli. f arai raccoIto à fepolchri tuoi in pace,ÔC non ue-
Et uenne Saphan feriuano a l Re, & riferi a l Re la dranno gh" occhi tuoi ogni maie che io conduco
cofa Se difle,mefTono infiemei ferui tuoi l'argent fopra qfto luogo, ÔC raportorno l a parola a l Re.
to che fu trouato ne l a cafa, Se dettono quello a A n d o r n o m t i q u e f l i q u a t t f 0 j C u ! d a p r o p h e t € f J a n o r n •
lamano di quegli che fanno 1 opéra che fono po natiflima in que tempi,8e dice moglie di Sallum, per noti
flj à Ja cafa del Signore. Et riferi Saphan feriuano ficare quella pel fuo marito huomo nobile, laquale pre*
alRe dicendo.Hilchiia facerdote mi dette uno li di(Te
| l m a l e
> çhe haueua a v
uenire fopra Ierufalem per ha*
A i (T „, n~ c~i,, „„.„.„*; „ID» r , f „ , ^ uere lafciato il Signore,& feguitati gli idoli. Et promette
&
bro,6clefTe quello Saphan auanti a l Re. Et f u co* a ] R e c h e pacific amcnt'e f a rf r a c c of t o * p a d r i f u o l > c h e
me udi il Re le parole del Libro de l a legge, ftrac c(r0 pel timoré che ha hauuto uerfo Iddio,& perche fi hu
cio i ueftimenti fuoi. E t comando' il Re a Hilchiia rniliato al Signore, non uedra quefto maie che foprafla £
facerdote, Se à Ahicam figliuolo di Saphan, ÔC a v
«*& Ierufalem.
Hachbor figliuolo di Michaia, ÔC à Saphan feriua ^ CAP. XXlII.
no,SC Hafaia feruo del Re,dicendo.Andate,ricer TJTmando'il Re,ÔC congregorno à quello tut
cateilSignoreperme,ôeperiIpopolo,ôepertut XZtii uecchi di Iuda , 8 c d i Ierufalem. Et afcefe il
to iuda fopra le parole di quefto libro che fi è t r o Re n e l a c a f a del Signore,ôc ogni huomo di Iuda,
uato, perche grande l'ira del Signore che fie ac* Se tutti gli habitatori diierufalé erano c ô quello,
cefhcontro à noi,per non hauere obediro ipadri Se i facerdoti,8c i propheti, Se tutto il popoIo,daI
noftri à le parole di quefto Libro à fare fecondo piccolo infino al grande, ôclefle ne gli orecchi l o
tutto quello che è fcritfo fopra noi. r o tutte 1 e
parole del libro d e J patto,iIquaîe fi tro
Cioe poi che narrati hebbe i comandamentî del Re al fa* Uo ne la cafa d e l Signore. Et ftette il Re fopra l a
cerdote,8e riccuutoil libro,ritorno al Re, 8e referigli co colonna,ÔC pattoui il patto auanti al Signore,per
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m i n a r c d i e . r o a . S ^ o r e . e c p c r c u f l o d i r e i p r c
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^ ^ »-°',8C decreti fuoi, con tut
leffclo auanti al Re.Et ftraccio il Re i ueftimenti fuoi,per
che udi hauere a' uenire molti mali fopra gli Ifraeliti ,'che to il cuore,Se c o n t u t t a l'anima, p e r confermare
non euffodiffino la legge di Iddio,cio e v
che farieno mena | e parole di qfto patto lequali fon o fcritte in que
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P fto libro,ÔC ftette tutto il p o p o l o nel patto .Et c o
ncdca ia legge del Signore, onde terne, che m breue non j*\r> ^u-iur r J . J e, N
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ueniffino tutti imaB,che erano in quel libro della legge fo tmnùo îIRe a Hilchiia facerdote grande, Ô C a f a ^
P » il popolo,8e per quefto,pel dolore ftraccio i ueftimen cerdoti fecondi,ÔC a euftodi de l a foglia, che ea*
bfuoi,perche era queflo coftume degli antiqui in fegno di u a f f i n o del tempio d e l Signorei
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n°,Perche doppo che terne e paro* ^ f A , *,\e ~
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i f u o r i di I e r u f a l e m .
Iede!Ialegge,mando a^ chiedere configlio dal Signore fo efercito d e l cieIo,ôearfe quegli fu
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pra quello. ° n e campi di Chidron, ôc porto l a poluere di que?
E t ando Hilchiia facerdote,5e Ahicam , Se Hach- gli in Bethel.Etfece ceflaîe i religiofi idolatri, qua
of,6e Saphan, ôc Hafaia, à Chulda prophetefla lihaueuanopoftii Redi Iuda p e r fare Io incenfo,
^oglie di SalIûm,figIiuoîo di Tichûa,figliuolo di ne gli eccelfî,ne le citta di Iuda,8c ne circuiti di Iearcnas,cu
ftode de le uefti, Se efla habitaua in le rufalem, ÔC fece celîare quegli che faceuano Io in
rmalem neIôftudio,ôcparIorno àquella. Et difle céfo àBahal,al SoIe,&a IaLuna,ôcàPianeti, Se a