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COMMENTO DI AN
diNabal,6cil feruo fuo prohibi dal maie, Se il ma*
le di Nabal rende Iddio nel capo fuo, ôc mâdo Da
ùid,ôcfece parlare à Abighail, per pîgliarll quella
per moglie.Et uennono i ferui di Dauid aAbighail
in Carmel,ôc parlorno à quella dicendo, Dauid ci
mando à te per pigliarti à lui per moglie.Et rizosfi
ôcinclinosfi nela faccia fua fopra la terra, ôc diffe,
ecco la ferua tua,per ferua à Iauare i piedi de ferui
del fignore mio.Etaffrettos(î,ôc rizosfi Abighail,
ôc caualco fopra rafino,ôccinque fue donzelle an
dauauo à piedi fuoi,ôc ando dietro a* nuntii di Da
uid,ôc fugii moglie.Ettolfe Dauid Achinoham di
ïefreel,ôc furnogli anchora ambe due mogli.Et Sa
UÎ dette Micholfua figliuola,moglie di Dauid, a^
paîti figliuolo di Lais,che era di Gallim.
U mite,8c benigno parlare eftinfe Tira di Dauid, 8c lafapiV
entia deila femina.giouo alla fortezza delfanto huomo.
Conobbc Dauid la prom'dentia di Iddio circa fc,per laqua
le feampo il pcricolo digran peccato fpargendo per ira il
fangue uend:candcfi,8crapendo quello che non erano fuo,
8c uccidendo g'i innocenti. Bcncdifce adunque il fignore
cheîo ljbero,che non faceiTe il peccato, perche non folamente
fi debbono renderele gratiea'Iddioper irimeffi
peccati,ma molto maggiorrrente hauere come rimeffi, 8c
perdonati quegli che pe r la preueniente gratia del (ignore
non poffiamo feguitare ne commettere. Et piglia il don o
di Abigail,8c mandanela in pace.concedédogli quanto ha
ueua domandato,percherilelare lafeccia , è cencedere a v
uno tutto quello che domanda, non lo faccendo andare
uergognofo per larepulfa. Etmanifefta Abigail, quello
che fece al marito, 8c il pericolo,che effo haueua portato,
dellaqJale cofa rimafe ftupido,8c fuori di feffeffo.Pone di
poi la morte di Nabal,8ccomeDauid pigliaffi Abigail permoglie
udita la morte del marito,le altre cofe del capitola
fono per fe manjfefle.
E
CAP. ^XXVl
T uennono iZiphei aSaulin Ghibea, dicen^
do, oh non è oceuîtato Dauid in Ghibea, di
Hachila che è contro à lafacciadi lefimon.'Etri-
z;offi Saul, ôc difcefe nel diferto di Ziph, ôc con fe
co erano tre mila huomini eletti di Ifrael, per cers
car Dauid nel diferto diZiph.Etaccamposfi Saul
in Ghibea,di Achila, che e v
contro à la faccia di le
fimonpreffo a la uia, ôc Dauid ftaua nel diferto, ÔC
uidde che uenuto era Saul dietro à lui nel diferto.
Et mando Dauid fpie,ÔC feppe che Saul era uenu.
to alluogo preparato. Et rizosfi Dauid,ôc uenne
nel luogo nelquale giaceua Saul, ôc uidde Dauid
il luogo doue giaceua Saul, ôc Abner figliuolo di
Ner,principe de la militiafua, ôc Saul giaceua nel
cef chio,ôC il popolo fi era accampato intorno a*
lui.Et parlo Dauid,ôç diffe à Ahimelec Hitteo, ÔC à
Abifai figliuolo di Zeruia,fratello di loab, dicen-
do,chi difeendera meco nel campo à Saule*ÔC diffe
Abifai,io difcéndero teco.Et uenne Dauid, ôc Abj
fai al popolo di notte, ôc ecco Saul giaceua dor.
mendo nel cerchio, ÔC la lâcia fua era fitta in terra
dal capo fuo, ÔC Abner ôc il popolo giaceuano al
l'intorno di quello.Er diffe Abifai à Dauid rinchiu
TONIO BRVCIOLI.
fe Iddio hoggi il ntmico tuo nella mano t U a
ra percotero quello con la lancia, ôc in terr
uolta.ôc non gli fara bifogno delîa'feconda V*T
fe Dauid a Abifai, nonucciderai quello & ^
chi deftendera la mano fua nel Chrifto de'l fi»
re,ôcfarainnocente.-EtdiiîeDauid,uiUeiiffp° n
° a
che il fignore percotera quello, o il di fuo u ^
ôcmuoia,d difeendera nella battaglia, Se périra
Difcoftimi il Signore da mettere la mano mia nel
Chriftodel Signore, ôc hora togîi priego la lans cia che è dal capo fuo,ÔC il fiafeo delPacqua ôc an'
drencene.Et tolfe Dauid la Iancia,ôc il fiafco delp
acquacheera dal capo di Saul, Se andorncfene uia,SC non fu chi uedeffe, nefapeffe, ne uio-iîaffe
ma tutti dormruano, perchegran fonnoera caduto
fopra quegli. Et paffo E auid dall'aitro hs to,ôc ftette fopra ia fommita del môte di dtfcofto"
molto luogo eriî fra loro. Etgrido Dauid aîpô
polo,ÔC a* Abner figliuolo di Ner,dicendo,ch rô
rifponderai Abnerr'ÔCrifpofe Abner, ôc diffe chi
fei tu.che gridafti al Re.' Et diffe Dauid a Abner
oh non fei tu huemo.' ôc chi come te in ifrael i &
per quai cagione nô euftodifti il S ;
gnore tuoRe^
perche uenne uno del popolo perammazare i{
Re Signore tuo. Non è bene quefto che tu face-,
ftijUiueil Signore,che uoi fiere figluoli di morte,,
i quali nô euftodifti il Signore noftro,Chrifto del
Signore,ôc hora uedi doue fia la lancia del R e,5c
il fiafco delPacqua che era dal capo fuo. Efcenobbe
Saul la uoee di Dauid,ôc dilffe,oh è la HO*.
ce tua quefta figliuolo mio Dauid.'Ôc diffe Dauid,
Moce mia è Signore mio Re. Et diffe,percheperfeguita
il Signore mio il feruo fue' ôc che cofafe
ci.'ôc che maie è nella mano miar'
Ponfi hora il terzoeuento délia penfccutione,mandato
da Iddio,cioé che Saul uiolatore déliafede fuffi dato ndla
mano fua talmenre che Io pote ammazzare,8c prima mr"
ta come i Ziphei lomanifefiaffino, dipoi lo apparecefli»
di Saul,per prendere Dauid.
Et hora oda priego il Signore mio Re le parole
del feruo fuo,fe il Signore riincito contro a me,
odori il facrificio,ma fe i figliuoli de glihuomini,
fieno maladetti auanti al Signore,perchefcaccior
no me hoggi, accio che io nô mi accofti nella he
ïedita del Signore dicendo, ua ferui agli Iddii alie
ni.Et hora non caggia il fangue mio in terra auan
îi alla faccia del Signore, perche è ufeito il Re «
ïfrael àcercare unapulcia, comefi perfegffl» 13
pernice ne monti. '
Configlia qui fedelmente,8cfantamente,che 1 irai detM
te (opta Saul fia placata con humile facrificio,Sedcuo
terceffione,acciocbe il cattiuo fpirito del fignore lara
Iccirarlo al peccare contro a Iddio,contto alla «»1*^ ,
contro allo inocente amico. Ma fenon e il «g 00
*?' I d d i 0
cunohuouio malignolo infiiga, fia owladetto M * ^
poi che con la fuamalignita coflrignea
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piiffimoIfraelita,8chabitarenJlaterradenimic'° .
8c dilfracl.Ethora non auuerrachepertuaperiec"