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COMMENTO DI ANTONIO «RVCIOLI<br />

I i m a &K ritormre ta feruitu quefti reftjtui nelle bene peflïno quanto grauemente haud mo peccato,*, od<br />

uolte il Signore/efpcrjmentatemoite uolte la fua beni* dio.uiaendo. '3<br />

gnita.Et fu come diceite il Signore,quefti increduli, 8c re lo il Signore ho parlato , cofi faro quefto a N<br />

tUtt,<br />

belli iquali hora mi beflemmiorno, 8c uoglionmi fare me quefta cattiua congregatione che fi leuorno c<br />

dace>leuarmi la gloria,8critornarein Egytto, non ue*<br />

^S^DS^SS^^<br />

aWin quefto deferto faranno confum^<br />

quiuimorlia„„o. ErgI(huo„ icheTOI'K dendo dalla uerita,8c prouidentia del Signore,afpettan* fe a fpiare la terra,ÔC ntomorno, §C feciono rqor do ogni bene del Signore, quefti effendo pieni di altro morare contro a* quello tutta la c<br />

ongregati0n fpirito, anchora altrimenti parlorno, 8? feciono, 8c con r a pportare mala fama fopra la terra.Et m n<br />

perfettauolonta fi accoftorno^me, 8ccredettonoaile V tl<br />

m Q<br />

„ n o r f a n t i m 3 ]. f a m a * / *t<br />

miepromefle,iointroducoqueglia^queftaterra,laquale «o gh huominiraportanti malaUtna delà tem<br />

uiddono con gli occhi, 8c il feme loro facilmente poffe* di pefte auati al Signore.Et Iolua figliuolo diNuj,<br />

deraquella- 9 ôcChaîebfigliuglodilephuneuifiono dieOihuô<br />

Et PHamalechita, ÔC il Chenhaneo che habita ne mini che andorno a fpiare la terra,<br />

la ualle domaneuoltate uoi ÔC andatene nel de? Et di nuouo non lafcia di repetere Io inftituto dellauen*<br />

ferto pet la uia del mare roflo.Et parlo" il Signo? detta come fe storzato uengai afare queJa:alpopolo (!c<br />

re a Mofe,ÔC Aharon, dicendo. Infino a quanto a u a n t j a l S i s n o r c f l l r n o p u n i n q U c g ] i d i e d<br />

\ * r „ j - J r c \ fuori del !uo coftume iiacoiirctto a effere duro. Et fubim<br />

durera quefta cattiua congregatione, che fa mor T\ della terra laquale il Signo rc haueua tâte uolte laudata<br />

morare contro à me, le mormorationi de figliuo 8c furno uccifi in te;iimonio dclla uerita, 8c guardandoil<br />

li di tfrael.lequalifai.no mormorate côtro a v<br />

o ! o<br />

me, P?P<br />

* e<br />

** ae<br />

}° acconfentito.contro à Mofe )8c<br />

L j- Iddio,effenoo ghaitn due ottimi huomini, scaproui<br />

houdite. , , . , , , reftando in uita i due che hauieno feguitata la uia ddSw<br />

Et cofi il Signore, benche irato comanda quello che fa

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