B410186201_I649_1_mrc.pdf

IN IOSVA
i o. chea P PariuaquiuKCofiilc^^
: Iddio,
cbebP^wSoftildifcalzatfi e^ fegnç, àfantifi
» e u a f a n
fe che fono in effa al Signore, folamête Rahab me
SaerS
retrice uiuera efla,ôctutti quegli che fono feco nel
catione,3£ direuo: h a u i e u o a rdi r c di ufcire, ne a* la cafa,perche afeofe i nuntii che noi mandammo.
Ma guardateui da Io anathema,accïoche non ana
thematiziate,5ctogliate de lo anathema,8cponiate
il campo di lfrael,nello anathema,ôcturbiatequel
H no tua lerico.ÔCil Re di qnela,i forti de lo e*
lo.Et tutto Targento,ôcToro,ôciuafidirame , Se
io Et circuirete la cita tutti gli huomini di
di ferro èfanto al Signore, nel theforo del Signo
^Ueirando la cita una uo'ita, cofi farai fei gi*
ni Etfettedefacerdoti^porterannofettecornet
«del Iubileo auanti àTarca, ÔC nel di fettimo cirunderetela
citta fette uoIte,Ôcifacerdoti foneran
no con lecornette.Etfarauel prolungarela uoce
colcorno del iubileo , come uoiudirete la uoce
delacornetta, clameranno tutto il popolo con
etan clamore,ÔC cafchej.a il muro de la citta di fot
j 0 paella,* afcendera.nno il popolo ciafeuno à
l'incontrofuo.
Tutti i beni certamente fono difopra, 8c da! Signore do#
riante 8c principalmente le uittorie de militanti.Et appa*
re quieikre ftato fortifFimo il Re di Ierico,8c appogiante
fiai forti prefidii.Mauo'Iendo il Signore fenza forzehu*
tnane è diftruttala citfa,8c ottenuto il regno.Promette a*
dunquelauittoria,8cdefcriue il modo di confeguire quella.
Et chiamo lofua fi/gliuolo di Nun, i facerdoti, ôc
diffe à queglijponate Tarca del patto,ôcfette facer
doti portino fette cornette del Iubileo auâti à Tar
ca del Signore.F.t diffe al popoIo,pafTate,ôc circui
te la citta,ôc l'ai mato paffi auâti à Tarca del Signo
re.Etfucomebebbe detto lofua alpopolo,Ôc ifet
tefacerdoti che portauano le fette cornette del iu
bileoauâti al SignorejpaffornOjôcfonarono cô le
cornette }Sc l'arca del patto del Signor andaua die
troàloro.Et Tarai ato andaua auanti à facerdoti
chefonauaino con la cornetta,ôc il congregatore
andaua dietro a Tarca andando, ôc fonando con
Iecornette,ôc comando lofua alpopolo dicendo,
non clamerete,ôc non farete udire la uoce uofira,
ôc nô ufeira de la bocca uoftra parola infino al di
che io ui diro clamate,ôc clamerete.Et circui Tarca
del fignore la citta,girando una uolta, ôc uéno
no al campo, ôc pofornofi nel campo-Etrizcffilo
walamattina, ôc tolfono i facerdoti Tarca del Si*
gnore. Eti fette facerdoti che portauano le fette
cornette del iubileo auanti à Tarca del Signore,ca
minauano andando,ôc fonorno con le cornette,
«1 atmato andaua auanti à quegli ôc il congrega
tore andaua dietro alParca del fignore andando,
«ionandoconlecornette.EtcircuirncIa citta il
lecodo di un'altra uolta,ôc ritornorno al campo
coi, teciono fei giorni. Et fu nel di fettimo fi Ieuor
nondlo afeendere Taurora,ôc circûdorno la citta
lecondo quefio modo fette uolte, folamente in ef
»odi |C1rcuirnolacittafetteuoIte. Etfunell*fet*
GAP. VI. i74
tima uolta,fonorno ifacerdotî con le cornettejôc
diffe lofua al popolo,clamate perche il Signore ui
dette la citta.Et farala citta anathema,ôc tutte le co
re entrerra.
Di fopra fi era pofto ilprecetto del Signore dato à lofua,'
hora lofua mette a v
effequtione il comandamento de] Si*
gnore,8c da il precetto recitato à facerdoti,8c al popolo.
Et colminifteriofacerdotale,8cfonoro délie trombe,uol
f e erudire il popolo d affuefare a" obedire a" facerdoti, 8c
hauere in reuerentiailloro uficio, ueggendogli tanto ac*
cetti al Signore. Etprocedeuano gli huomini di guerra fe
condoTordine dato loro da lofua auanti à facerdoti, che
fonauano con la cornetta.Et quello che dice,8c il congre
gatore,fi intende, délia tribu diDan ,che caminando nell'ul
timo luogo adunaua tutti i piu deboli, 8c piu inualidi, 8c
tardi.Et combattendoi 1 Signore per quegli fi comanda, •
che effi taccino,ponendo tutta la loro fiducia nel Signo*
re,infino a' che fi comandi loro clamare inlaude di Iddio,
Bcterrorc de nimici.Defcriue dipoi la circuitiôe delprimo,
8c féconde di, accio che fifappia efïerfi fatto il fimile ne
ouattro di.Etnel fettimo difileuorno da mattina,acdô#
che potefllno circundare fette uolte la citta nel tempo di
uno giorno artificiale.Et effendo loro comandato che cla
mafFnolalaude del Signore , anchora ë comandato lo*
ro,cl:eIi afîenghino dallo anathema, cioe" che neffuno pif
gliaffi délie cofe di Ierico,effendo tutte confacrate al figno
re.Et tenta il popolo prohibêdo le fpoglie,accicche dop
po tanto liera uittoria feguitila humiliatione degli fpiriti,
8c chiama theforo del Signore quello nelqualefiriponeT
argento ,8c l'oro per foflêtare i poueri del popolo,8c per
le communi neceffita.
Et clamo il popolo,ôc fornorno le cornette, ôc fu
come udi il popolo la uoce delacornetta,clamor
no il popolo con granclamore }ôccaddeiimuro
fotto effo, ôc afcefe il popolo à la citta,ciafeuno a
Fincontro fuo }ôc prefono la citta. Et defolorno
tutte le cofe che erano nela citta,da Thuomo inft
no à la donna, daîfanciulîo infino al uecchio, ÔC
infino al bue,ôc la pecora,ÔC Tafino col taglio de
la fpada. Et a* due huomini chefpiorno la terra,
diffe lofua, entrate ne la cafa de la donna mère*
trice,ôc cauate di la la donna, ÔC tutte le cofe che
fono fue, come giurafti a" quella. Et entrorno
i giouani fpie, ôc cauorno fuoraRahab, ôcilpa*
dre di quella,ôc la madré di quella, ôc i frategli di
quella,ôc tutte le cofe che erano fue,ÔC tuttala fa*
miglia fua cauorno fuora, ôc pofono fuori del câ
po dilfrael.Et la citta accelfono colfuoco, ôc tut
te le cofe che erano in effa,foIamente Targento,ÔC
Toro,ôCi uafi di rame, ôc di ferro pofono nel tefo
ro delà cafa del Signore.Et Rahab meretrice,ôc la
cafa del padre fuo ,ôc tutte le cofe che erano fue,