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COMMENTO DI ANTONIO BRVCIOLI.
ffopecofci5«ïapccora. Seilladro fia trouato quefta e, infino a gmdiciuerra la caufa di ambc,
nello fconficamento, & fia percoffo, & muoia, due,quello che condannerranno i gmdici,paghi nonfarailpercotitore tenuto alfangue.Sefara il doppioalpromiffimofuo.
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" .,,7, r. M ,,„„Tn ai fanone In quefto uerfo fi ha certa legge gienerale,laqualeporr, naro il foie fopra quello fara tenuto al fangue ^ fi .^.^ ^ B|à rf dichi aratione quaffi
rendendo rendera,fe non hara, fara uenduto pel c a q u a n t e u o l t e a l c u n o i n q u ai c h e aff arc u f a frande ^ cjq'
f urto fuo. Se trouando,fi fia trouato nella mari £j c j,ue,o s
afino fi dica effere perfo, 8c fia fofpetioné che
fuailfurto dbue dafino,dpecorauiui,rendera fiauéduto,o v
perqualchecattiuoufornorto,cofidellape ïl rlnrmi o ' ' cora,8c del ueftimento,8c quale fi uoglia cofa,che fi poffa afino ,o' bue, r>
rifpienerlo, per quefto non e s
homicida quello che am do alcuno.ll g.
mazza il lacfro di notte, cercando di rompere la cafa per be due, che non méfie la mano fua nella fuftamiî.
rubare.Et non uuole i che il ladro diurno fia uccifo , ma del profîimo fuo, ôt pigliera il padrone di quello
che renda,8c fe non ha.che fia uenduto. Et qui ueggiamo jlgjuramento,& eflb non rendera.Et fe rubando
S S M . I t S fiamba toda q»e,lo )Pagh OTal Padrcner„o.S=
ammazzo\cioe v
maggiore.Per che quando anchora re* rapendo fia raplto,prcduca teit;mone,ÔCnon
fia la cofa,fi puo reftituire al fuo Signore,8c dasfi alcuna rendera la rapina.
cofa per la contumelia,ma fe la cofa e v
perfa.pagera la co Quefta legge difcerne délie cofe animate,8c quella di fo;
fa,8c la contumelia,che ha riceuuta il padrone. pra délie inanimate.Et difpone in cinque cafi,&primiera
Se alcuno fara pafcere il câpo,o x
la u:gna,& man mëte tre cafi infieme,cioè fe l'animale depofto fu morto
dera il giumento fuo,ôC pafcera il campo d'unal* °" percoffo,o' predato non uedcndo a!ouno,perche fia;
xrodel migliore del câpo fuo, & del migliore del
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