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MEL LIBRO IIR. DE
f -, AAh fame,8c il mâcamento del
NOTAI tottih calamitaaei ^
d
î,Slfuer SoAnon'da gîiidoli, 3c
n n a
pcr quefto " [°' d„quanta prophet. di Baal, fol
£ U i f S X l t o degli iddii de genttu,a quali
00n ueg.endo Elia, che nonnfpon
t f q a C
P KS propoftlone, 3c conolcendoperche
* u a n
?' Cobropofelorounoaltromodo a pro
certatalaconoju giouenco effi uoghnode
^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^
plcome paffo mezo di, prophetauono infino
ïlhora del facrificio, ÔC non ERA noce NE chi Nînnnddfe
NE chi attédeffe.Et diffe Elia a tutto il po
iloaccoftateuiàme,ôcaccoltornofituttoilpo
coloaquello,&aiîetto TALTARE del Signore roui*
Lo-EttolfeElia dodici pietre,fecondo)l numéro
DE le tribu de figliolj di !acob,alqua!e fu la pa*
r0IadelSignore,dicendo,IfraeI fara il nome tuo.
Et edifico de le piètre l'altare nel nome deî figno
r e Scfecelafoffa perfpatio di du a mifure di feme
il'intorno de l'altare.f tp*roi legni, ôctagiidin
pezzi il giouéco,ÔC pofe fopra i legni.Et diffe, etn
pieté quattro hidrie d'acqua, ÔC fpargiete fopra T
holocaufto,ÔC fopra i Iegni,ôc diffe,rifate, Ôc rife*
ciono,& diffe, fate la terza uoJra,ôc feciono la fer
ZAuolta.Et andauano l'acqueà l'intorno de Tal
tare,âc anchora la fofifa fi riempie di acqua . Et ftj
nelo offerire il facrificio,fi acccfto Elia propheta
&difie,Signore Iddio di Abraham,lfaac,ôc Ifrael,
hoggi fa che fia conofciuto CHE tuiei Iddio in Ifra
cI,&io feruo tuo,ôc CHE NE la parola tua feci tut*
TE quelle cofe. Efaudifcime fignore, efaudifci ME,
conofca quefto popolo che RU Ici il Signore Id*
dio,* tu riuolftati il cuore di qucgh' à dietro.
Pone hora il facrificio di Elia,doppo che fu paffato mez
20 di,che era termine limimo a" efïï cultori di Baal pro*
phetanti,cioeMaudantieîTo Baal.cantando glihymni.Elia
uenne i fare efperientia del fu o facrificio, faccend D acc ~> *
«are tutto il popolo che ucde!Tc,che non era fraude in ef*
a'maggiore grandezza del diuino miracolo coman
da che fopra i legni fieno uerfate acque,accioche come ap
pariualaimpotentia di Baal a' non fare ardere que legni
iecchi,cofiappariiîelagranpotentia dilddio/accende
K i fuoi tante uolte bagnati dalla acqua.Et eflendofi fatte
tutte le cofe, che haueua comandate Elia effo oro al Si*
gnore che delTe il fuoco nel facrificio fuo , accio che fuffe
conolciutouero Iddio di Ifrael, non hauendo potutoda*
«OFOTAOTNBAAL,& quello che dice,8c turiuoltafii il cuo
RE- CAP. XVIII. 244
qua che era ne lafofla feccd.Et uiddè tutto il po-
polo,ôc cadde ne la faccia fua,ôc difTe,il Signore e v
lddio,ôCil Signore è Iddio.Et diffe Elia à quegli,pi
gliate i propheti di Bahal,neffuno fi ampi di eiii,oC
prefonoquegli,ÔCfece difcêderequegii Elia al tor
rente Ghifon,ôC feanno quegli quiui. Et diffe Elia
àAhab,Afcendi,mangia,ôc bei,percheètuono di
piogga.Et afcefe Ahab,per mangiare, ÔC bere, ÔC
Elia afcefe ne la fommita di CharmeJ, ÔC accccco
îotîî in terra,ôcpofela facciafua fraie ginnecchia
Ïue-Et diffe a! giouane fuo,afcendi hora,ÔC guaroa
à la uia del mare,ôc afcefe,ÔC rifguardd,ÔC difle^nô
e 1
cofa alcuna,ôc d;iïe,ritorna fette uolte. f t fu ne
lafettima^iffe.Ecco una picciola nube,come una
pal m a di huomo afeende dal mare,ÔC diffe,afcendi,di
à Ahab,lega il carro,ôc difcêdi,accioche non
ti ritengalapiogga.EtfufraTandarejôciltcrnare
ôci cieli fiofeurorno di nugoiVj ÔC di uento, 6c fu
pioggia grande,ÔCcaualco Abab, ÔC ando in Iefie
el.Et la mano del Signore f u à Elia, ÔC cinfefi fopra
i lombi fuoi,ÔC correua auâti à Ahab,infino a che
«eniffein lefreel.
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« ai quegb a dietro, è come dka, dimoftra che tu uoi
U O r l o r o a % t e u n j a l t r a u o I t a
D^rl M J 5 . dicendo quefto,
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"a conuertiti gli Ifraeiiti la prima uolta
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%&> facendogli fuo popolo,
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«""o«taua,efTendofi partiti, Puoflîirî
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