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eôMMÈkïÀNI Antonio brvçiqu
taira fara irornondo. Non riiguarda'ajla donna meftrua îl primo fuflî pcr il pcçcatoja caufa fene e'affegnata ^Iq!
ta,perche gia û detto queflo df"effa, ma intendefi 4del}, pra,& cofi propitjaua per quella il facerdote.. Dijnoft/
huomo che ufa con la donna meflruata, la quale caufaua anchora quanto uoglia Iddio, fhe il fuo tabérnacolq ?
tanta immondicia nelThuomo,ehe anchora era immôdo. uenerato con maffima ueneratione, 8c fia alieno da QJ^
letto nelquale dipoi giaceua.Eî puofli intenderc qui cô fpurcitia,8c contaminatjone.Non che in ueritafi poffa ci
quanta religione trataffino il matrimonip que fanti padri taminare \A diuinita,ma da gli impii puo eflere fprezzata del ueccbio popolo ,perche ? 8c da tutta la legge fi fa man| onde dimoftra qui Iddio hauere cura di noi,non di fe ri
fefto che fu gmeffo Thauere le mogli ;per Ja rnoltitudme rne quello che non ha bifogno di noi, quando predic'e il
délia prole,laqnaIedouieno cêrcare, & hauieno riceuuta pericolo dejla morte,8c ammaeftra che diligentemente CJ
nella promiflione, accio che per quefti uficii l'haueffinQ guardjamo di non effere cQntaminati auanti al cofpetto piu monda,8c purificata 8c fanta allo Iddio fanto, 8c accio fuo. Et pone una recapitulatione, 8ç epilogo delk cofe
chetantopiucaftamente,8cfantamenteficuflodiffiilma* fuperiori iu quanto à quello,chee {fi}ato,8c delfluftp
trimonio,non al fomento délia libidine, ma alla cuftocjia fahgue.gç del meftruo délia donna,8c di quello che gjaK deUa purita. da notare qui che il modo, che fi poneua Con d°ana immon da.
difopra del fluflb del fangue era naturale, 8c queflo per m CAP. XVI
fermita,nonuenendod.mefeinimefe,mainquafunque j » u S j Q C d o p o ,
meftruo fifuili la donna,o fluffo di fangue fireputeraim* l-i + ,. .A. , f
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monda efTa donna,8ctalmente imnionda, chefaimmôc|e JE> due figlmpll di Aharon,quando quegli offe,
îjittelecofeche tocca. rirno auanti atSignore,ôç morirno,Et difieilsj^
Et ciafcuno ehe toçchera quelle cofe,fara immon. gnore àVofejparla a Aharon fratello tuo,cbe nô
do,ôc lauera i ueftimenti fuoi, ôç laueraflî con Tac entri d'ogni tempo nel fantuario entro al uelo a;
qua,ÔC faraimmo ndo infino alla fefa. Et fe fia mô uanti al propitiatorio che e fopra l'arca, acciocb,e
|ata dal fluffo fuo fi numerera fette di,ôç dipoi fi non mqoia,perche.^pparrQ nella nugola fopra i}
mondera. Etneldi ottauo fi rorra duetortore,o v
propitiatorio «
due figliuoli di colomba.ÔC condurra quegli al fa
cerdple^poruddpadigBoneddUcIng^
Morirno due figliuoli di Aharôn,Nada,5c Abiu,ofteren
*^^6^S^S5^SSSSLSL gatione.Et fara il facerdote uno per la offerta de| £ o f l a r f i a facerdote,8c cô che ordine di fupplicationi pro
peccato,ôC I'altro in holocaufto, & propitiera per pitiare if Signore. Et rendefi la ragione del pericolo,