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Cammina leggero

Nella grande sala da ballo risuonava il Valzer dell’imperatore di Johann

Strauss. Magnus vide centinaia di persone mascherate con costumi

elaborati danzare all’unisono e attorno a loro musica che poteva essere

vista, oltre che ascoltata. Quasi fossero state strappate da un foglio di

carta in bianco e nero e trasformate in luminose forme vive, le note

fluttuavano nell’aria trasportate da correnti di righi musicali e si

libravano intorno alle maschere luccicanti e alle pettinature elaborate

dei ballerini.

Lungo il soffitto ruotavano le costellazioni; no, quella era

l’orchestra. Le stelle si muovevano a suggerire sagome di musicisti e

strumenti. Libra era il primo violino, Orsa Maggiore accanto a lei il

secondo. Aquila suonava la viola mentre Scorpione era al

contrabbasso. Orione suonava il violoncello, Ercole le percussioni. Gli

astri suonavano mentre le coppie mascherate danzavano e le note

musicali fluttuavano in mezzo a loro.

Magnus scese lo scalone di marmo di Carrara che conduceva dal

foyer alla sala da ballo, con Alec e Shinyun che lo tallonavano come

gorilla.

«Principe Adaon» chiamò, riconoscendo un amico.

Il principe Adaon, con la maschera da cigno che risaltava splendida

sulla pelle scura, rivolse un sorriso a Magnus al di sopra delle teste dei

suoi cortigiani.

«Sei in rapporti di amicizia con un principe?» chiese Alec.

«Non rivolgerei la parola manco morto alla maggior parte dei

principi della Corte Unseelie» rispose Magnus. «Non crederesti mai a

cosa combinano. Devono solo ringraziare che non esistano riviste

scandalistiche nel Regno delle Fate. Adaon è il migliore della cricca.»

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