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la-mano-scarlatta

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trascinato a un’orribile morte pubblica, capiva com’era fatto. Lo

capiva chiunque. Alec si sentì pervadere da una sensazione di

inquietudine al pensiero di quante persone avrebbero voluto stare con

Magnus. Non voleva pensarci. Magari non avrebbe mai dovuto farlo.

«Hai cercato di ucciderlo» disse Alec. «Quindi, ovviamente, la

risposta è no.»

Shinyun si limitò a sogghignare. Alec cercò di non pensare alla

lama che si abbassava verso il cuore di Magnus.

«Mi dispiace di aver cercato di ucciderlo» borbottò Shinyun, con gli

occhi bassi. «Diglielo.»

Alec rivide Magnus nel momento in cui le barriere del pentacolo

erano crollate. Si era girato ed era parso che gli elementi girassero

insieme a lui. Aveva una mano sollevata, la magia che danzava sulla

pelle scura e liscia, di un bianco lucente contro la corona dei capelli

neri, gli occhi splendenti accesi di vento e fuoco. Era incandescente di

energia, impossibilmente bello, e pericoloso.

E non aveva fatto del male a nessuna delle persone che avevano

fatto del male a lui.

Magnus si era fidato di Shinyun e lei l’aveva tradito, ma avrebbe

continuato a fidarsi delle persone, Alec lo sapeva. Alec si era fidato di

Aline e Helen, e persino dei vampiri di New York, e aveva funzionato.

Forse era l’unica cosa che funzionava, correre il rischio della fiducia.

Non voleva che Shinyun se la cavasse. Era giusto che fosse punita

per i suoi crimini, ma Alec sapeva bene che se il Conclave le avesse

messo le mani sopra, la sua punizione sarebbe stata la morte.

E così sia, si disse. La Legge è dura, ma è la Legge.

Suo padre gli aveva sempre detto di stare attento, di non

commettere errori, di non colpire da solo, di obbedire allo spirito e alla

lettera della Legge. Pensò a Helen e a come cercava di essere la

Shadowhunter perfetta per la sua famiglia. Alec, nervosamente

consapevole di essere diverso, sicuro che avrebbe deluso il padre,

aveva sempre cercato di seguire le regole.

Magnus avrebbe potuto uccidere Shinyun quando aveva infranto il

pentacolo, o in qualunque altro momento dopo di allora. Invece era

chiaro che voleva disperatamente risparmiarla. Quando poteva

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