15.07.2020 Views

la-mano-scarlatta

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

«Tessa, ti assicuro che non ho fondato nessun culto!» protestò.

«Non mi piacciono neanche, gli adoratori di demoni. Sono idioti

noiosi che adorano demoni noiosi.» Fece una pausa. «È il genere di

cosa di cui mi prenderei gioco, a dire la verità.» Un’altra pausa. «Non

che lo farei davvero. Neppure per burla. Non farei mai…» Si

interruppe.

«Scherzeresti sul fatto di fondare un culto che adora i demoni?»

chiese Alec.

Magnus fece un gesto impotente. «Scherzerei su qualunque cosa.»

I mondani avevano un detto per quando non ricordavano qualcosa:

“Non mi fa suonare nessun campanello”. Qui era il contrario. Un culto

chiamato Mano Scarlatta… uno scherzo di tanto tempo prima. Gli

risuonò in testa proprio come un campanello.

Gli venne in mente che secoli prima aveva fatto una battuta. C’era

Ragnor Fell, ne era quasi sicuro. Ricordava una giornata calda e una

lunghissima notte. Nient’altro.

Fece un respiro profondo e si costrinse a rimanere calmo. Il suo

vecchio amico Ragnor era morto, una vittima della recente guerra.

Magnus aveva cercato di non pensarci troppo. Adesso aveva un vuoto

di memoria. Ricordare con chiarezza secoli di vita non era impresa

facile, ma Magnus era in grado di distinguere tra ricordi nebulosi e

ricordi amputati. Aveva gettato incantesimi per confondere e

rimuovere i ricordi altre volte. Talvolta gli stregoni se lo facevano a

vicenda, per aiutare gli amici a superare le difficoltà create dall’essere

immortali.

Perché avrebbe fatto rimuovere ricordi di un culto di adoratori di

demoni? Chi glieli aveva rimossi? Non osava guardare in direzione di

Alec.

«Tessa,» disse con cautela «sei sicura di non esserti lasciata

confondere dal viso affascinante e dal portamento raffinato del

Grande Veleno?»

«C’è un dipinto sulla parete» intervenne Alec, il tono calmo e

pratico. «Indossi la stessa giacca in entrambi i ritratti.»

Anziché guardare Alec, Magnus guardò il quadro, che ritraeva lui e

i suoi colleghi stregoni Ragnor Fell e Catarina Loss. A eseguirlo era

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!