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la-mano-scarlatta

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L’atmosfera nel vagone era festaiola, rilassata. Nonostante l’elevato

numero di Nascosti, sembravano conoscersi tutti tra loro.

«Dove siete diretti?» chiese Magnus a un goblin.

«A Venezia!» rispose il goblin. Altri goblin sparsi per il vagone gli

fecero eco: «A Venezia!». Lui sollevò la tazza, che sibilava e schiumava

in maniera allarmante. «Alla festa!»

«Quale festa?» chiese Magnus, mentre il goblin si accorgeva di Alec

alle sue spalle.

«No, no» disse il goblin. «Nessuna festa. Ho settecento anni. Mi

sono confuso.»

Alec aveva ricambiato lo sguardo del goblin. «Forse» disse piano

nell’orecchio a Magnus «dovremmo andare al ristorante.»

Magnus si sentì al tempo stesso sollevato, imbarazzato, scocciato e

grato. «Penso sia un’idea eccellente.»

Quando la porta della carrozza bar si richiuse ermeticamente alle

loro spalle, Alec chiese: «Ci sono sempre tutti questi Nascosti sui

treni?».

«Di solito no» rispose Magnus. «A meno che non stiano andando a

una grande festa di Nascosti a Venezia di cui nessuno ha pensato di

informarmi. Che è esattamente quello che stanno facendo.»

Alec non replicò. Nessuno dei due accennò al fatto che, senza Alec,

in quel momento Magnus sarebbe stato diretto a quella festa. Magnus

avrebbe voluto dirgli che la festa non gli interessava, che era più felice

di cenare con lui, perché Alec era importante e la festa no, sul serio.

Oltrepassarono altri due vagoni bar – uno dove si serviva

champagne e una carrozza panoramica – prima di arrivare al

ristorante. Un cameriere andò loro incontro all’ingresso e li scortò a un

séparé d’angolo, schermato da un elegante tendaggio. Un piccolo

lampadario d’ottone sul soffitto faceva piovere sul tavolo una calda

luce gialla e la tavola era apparecchiata con una quantità minacciosa

di forchette, cucchiai e coltelli diversi, disposti ad angolazioni

differenti intorno ai piatti.

Magnus ordinò una bottiglia di barolo e fece roteare il vino nel

bicchiere, mentre ammiravano il panorama che scorreva fuori dal

finestrino. La cena consisteva in aragosta di Loirmoutier al forno con

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