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Ringraziamenti

Alec Lightwood ha preso forma nella mia mente nel 2004, un ragazzo con

indosso vecchie felpe lise bucate sui polsi, occhi azzurri arrabbiati e un’anima

vulnerabile. Magnus si è fatto strada nel mio cuore non molto tempo dopo,

tutto personalità ingombrante ed emozioni accuratamente controllate. E

sapevo che erano perfetti l’uno per l’altro: lo Shadowhunter e il Nascosto, lo

stregone e il ragazzo arciere.

Quando ero adolescente, la rappresentazione LGBTQ+ nella letteratura per

giovani adulti si trovava perlopiù nelle pagine dei romanzi sul disagio

giovanile… se la si trovava. I miei amici gay, lesbiche e bisessuali cercavano

invano una rappresentazione di sé nel genere di libri che amavano leggere:

avventure fantasy di cappa e spada. Quando mi accinsi a scrivere i libri degli

Shadowhunters, ci misi Alec e Magnus perché adoravo i loro personaggi e

pensavo che fossero perfetti per un racconto fantasy di cappa e spada: il

rifiuto da parte delle scuole, delle fiere del libro e delle librerie che non

volevano acquistare i libri a causa loro, lo stigma degli enti di vigilanza sui

media che bollavano la presenza di personaggi gay come “contenuto

sessuale” anche se non si erano ancora nemmeno baciati mi sconvolse e mi

intristì, proprio come l’ondata di sostegno da parte dei lettori LGBTQ+ mi rese

ancora più determinata a raccontare la loro storia.

Non è stata impresa facile. Ho tentato di mantenere un equilibrio per cui

Magnus e Alec fossero sempre presenti nei libri, sempre umani e riconoscibili,

sempre eroici, senza oltrepassare quelli che erano considerati “contenuti

accettabili”, cosa che avrebbe portato all’esclusione dei libri dagli scaffali di

librerie e biblioteche, di modo che i ragazzi che più avevano bisogno di

leggere di personaggi come Alec e Magnus non sarebbero riusciti a farlo. Ma

smaniavo per fare di più.

La scrittura e la pubblicazione delle Cronache di Magnus Bane nel 2014 è

stato un colpo di avvertimento: un libro sfacciatamente incentrato su Magnus,

la sua vita e i suoi amori di entrambi i generi e l’impegno finale con Alec. È

andato modestamente bene… a sufficienza per farmi sentire che era venuto il

momento di fare una cosa che avevo sempre desiderato e raccontare una

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