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la-mano-scarlatta

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C’erano fate alate che volavano, lupi mannari che volteggiavano

come acrobati tra la folla, vampiri che sogghignavano in un luccichio

di zanne e stregoni avvolti di luce. Le maschere venivano sollevate e

lasciate cadere, le torce creavano scie di luce come nastri infuocati e le

ombre argentee dell’acqua illuminata dalla luna danzavano sui muri.

Alec aveva visto la bellezza nelle torri scintillanti di Alicante, nel

combattimento fluido della sorella e del suo parabatai, in molte cose

familiari e amate. Non aveva visto la bellezza nel Mondo Invisibile,

finché non era arrivato Magnus. Eppure era lì, semplicemente in

attesa di essere colta.

Alec cominciò a sentirsi a disagio per l’indignazione suscitata in lui

dal fatto che i Nascosti si attribuivano la vittoria contro Valentine.

Sapeva com’era andata. Era là, a combattere fianco a fianco con i

Nascosti, e la guerra aveva reso possibile questa libertà eccezionale. La

vittoria era loro tanto quanto sua.

Ricordò lui e Magnus che si scambiavano forza attraverso la runa

dell’Alleanza, con la magia che rinsaldava la loro connessione, e

pensò: Questa vittoria è nostra.

Lui e Magnus avrebbero risolto anche questo enigma. Avrebbero

trovato qualcuno che li aiutasse a orientarsi in quel labirinto di

colonne dorate e canali scuri. Avevano superato cose peggiori. Si sentì

il cuore più leggero e in quel momento vide il suo stregone in mezzo

alla folla.

Magnus aveva la testa gettata all’indietro; l’abito bianco luccicante

era spiegazzato come le lenzuola al mattino e il mantello bianco gli

oscillava sulla schiena simile a un fascio di luce lunare. La maschera a

specchio era storta, i capelli scuri scompigliati, il corpo snello inarcato

nella danza, e intorno alle dita, simili ad anelli scintillanti, brillava la

luce della sua magia che illuminava come un faro ora un ballerino ora

l’altro.

La fata Hyacinth afferrò al volo un fascio splendente di magia e

roteò, usando la luce come se fosse il nastro di un albero della

cuccagna. La donna vampiro con il cheongsam viola, Lily, stava

ballando con un altro vampiro che Alec presumeva fosse Elliott, date

le macchie blu e verdi intorno alla bocca e sul davanti della camicia.

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