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la-mano-scarlatta

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accoccolato di fianco a Magnus, la testa sul suo petto. Magnus gli

toccò i capelli morbidi e alzò lo sguardo sognante alle ombre sopra il

letto. Era come se tutto ciò che c’era stato tra loro fosse accaduto per la

prima volta nel mondo, l’inizio di qualcosa di splendente e del tutto

nuovo.

Magnus aveva sempre avuto un cuore vagabondo. Nel corso dei

secoli, si era avventurato in talmente tanti posti diversi, sempre in

cerca di qualcosa capace di saziare la sua brama irrequieta. Non si era

mai reso conto che tutti i pezzi sarebbero potuti andare a posto, che il

luogo chiamato casa sarebbe potuto essere da qualche parte con

qualcuno.

Con Alec era a casa. Il suo cuore vagabondo poteva riposare.

Il Portale si aprì appena fuori l’hongsalmun rovinato dalle intemperie

vicino alla sommità della collina. La vernice rossa che un tempo aveva

ravvivato il cancello di legno si era scrostata un secolo prima e la

struttura era soffocata dai rampicanti.

Shinyun uscì dal Portale e respirò l’aria frizzante di montagna.

Esaminò la sua proprietà e le sue difese invalicabili. Solo una volpe

aveva sconfinato, tanto tempo prima, affamata e in cerca di cibo. Non

ne aveva trovato, e di lei era rimasto solo lo scheletro.

Percorse il sentiero tortuoso di pietre spezzate e vegetazione bassa

che si arrampicava sulla collina. La vecchia casa della sua famiglia in

Corea era nota alla gente del posto per essere un luogo maledetto,

infestato. Shinyun immaginava che lo fosse, in un certo senso. Lei era

il fantasma della propria famiglia, l’ultimo. Era stata abbandonata qui

e non era mai riuscita ad andarsene davvero.

Entrò in casa e con un gesto la riportò in vita. Un fuoco divampò

nel caminetto. I suoi due demoni Hue, occhi rossi e denti affilati come

rasoi nel volto scimmiesco, si allontanarono dal focolare e le andarono

incontro, con le code da serpente che fendevano l’aria.

I due demoni seguirono dappresso la loro padrona mentre

percorrevano il corridoio principale, diretti sul retro della casa.

Arrivarono a un muro che sfarfallò e scomparve. Shinyun e i suoi

demoni ci passarono attraverso e la parete tornò al suo posto, mentre

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