15.07.2020 Views

la-mano-scarlatta

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

famiglia, mi hai fatto venire da piangere. Quindi andiamo a berci un

caffè o a cena, oppure potremmo passare il weekend a Firenze.

Aspetta, no, oppure potrei dire qualcosa di più garbato e raffinato.

Leggerò qualche libro romantico per imparare a formulare meglio le

cose. Scusa.»

Aveva l’aria mortificata.

«Perché ti scusi?» chiese Helen. «Mi è piaciuto.»

«Davvero?» disse Aline. «Vuoi andare a far colazione?»

«Be’, no» rispose Helen.

Aline parve costernata. «Ho fatto casino. Quand’è che ho fatto

casino?»

«Volevo solo dire,» si affrettò a spiegare Helen «andiamo a pranzo,

invece. Così prima possiamo tornare all’Istituto e darci una sistemata.

Ho dell’icore sotto le unghie.»

«Oh.» Aline tacque un istante. «Benissimo. Fantastico! Cioè, okay.»

Si mise a fare piani elaborati per il pranzo. Alec non sapeva come

avrebbe fatto a mettere insieme un’orchestra jazz in capo a tre ore, ma

era felice che avesse l’aria così felice: gli occhi scintillanti, le guance

arrossate per l’eccitazione. Helen doveva aver pensato che avesse

un’espressione più che felice, perché quando Aline fece una pausa per

riprendere fiato, si sporse e la baciò.

Fu un rapido sfiorarsi di labbra, un bacio gentile. Aline sorrise, poi

strinse il gomito di Helen e la attirò a sé. La luce del sole che da poco

aveva iniziato a brillare lungo l’orizzonte raggiunse l’anello

Penhallow che Aline portava al dito e lo fece risplendere, mentre lei

scostava i capelli dal viso di Helen e la baciava, insaziabile.

Alec commentò a bassa voce: «Spero che tra loro funzioni».

Magnus disse: «Credevo che stessero già insieme. Coppia

magnifica. Signore, detesto interrompervi, ma Leon Verlac sta

venendo da questa parte».

Helen e Aline si separarono, sorridenti. Il viso sempre allegro di

Leon aveva un’espressione stranamente burbera. Spingeva Bernard

davanti a sé.

Bernard aveva le mani legate e stava protestando con veemenza.

«Non puoi farmi questo! È tutta colpa di Magnus Bane!»

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!