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scorrevano rivoletti d’acqua che seguivano il rilievo dei muscoli.

Magnus lo attirò più vicino e lo baciò mentre gli sbottonava la

camicia. Sentiva le mani forti di Alec sulla schiena, attraverso la stoffa

sottile e fradicia della camicia che non costituiva praticamente una

barriera e al tempo stesso lo era anche troppo. Abbassò la testa e posò

le labbra sul collo di Alec, scendendo sulla spalla.

Alec rabbrividì e spinse Magnus contro la parete di vetro della

doccia. Magnus stava avendo seri problemi a sbottonarsi la camicia.

Alec posò la bocca su quella del compagno, che gemette sommesso.

Il bacio era appassionato e urgente, le bocche unite e impazienti come

le mani. Mentre Magnus si sforzava di concentrarsi sul sofisticato

controllo motorio, notò uno strano baluginio vicino al soffitto, fuori

dalla doccia.

Alec si immobilizzò quando percepì la nuova tensione nel corpo

del compagno. Seguì lo sguardo di Magnus. Un paio di occhi sinistri li

osservavano ammiccanti attraverso il vapore.

«Non adesso» sussurrò Alec contro la bocca di Magnus.

«Dev’essere uno scherzo.»

Magnus mormorò un incantesimo, senza staccare le labbra da

quelle di Alec. Dalla cima della doccia iniziò a zampillare del vapore

che si raccolse attorno allo scintillio e dalla nebbia emerse la sagoma

di una scolopendra gigantesca. Il demone Drevak attaccò.

Magnus snocciolò diverse parole con voce tagliente, in ctonio

demoniaco. Le pareti della doccia si ricoprirono all’istante di ghiaccio

e si indurirono proprio mentre il demone Drevak lanciava un getto di

acido corrosivo nella loro direzione.

Alec spinse a terra Magnus e uscì dalla doccia piegato in due,

scivolando sul pavimento bagnato e finendo contro le porte di legno

dell’armadio dall’altra parte della cabina. Afferrò goffamente il bordo

inferiore di una delle ante e la spalancò.

Magnus non capì cosa stesse facendo, finché lo vide alzarsi in piedi

con in mano una spada angelica. «Muriel!»

Prima che il Drevak potesse attaccare di nuovo, Alec balzò verso il

soffitto e menò un fendente slanciandosi in avanti. Le due parti del

demone caddero a terra dietro di lui e svanirono.

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