Poesie di Ossian, antico poeta celtico

ìod CROMA. (60)
XJii non so che die l'anima vezzeggia ,
*>^uando in petto gentile abita pace, (^e)
Ma r angoscioso duol strugge il piangente,
Diletta figlia, e i suoi giorni son pochi.
Svaniscou essi, come fior dei campo.
Sopra di cui nella sua forza il Sole
Guarda dall' alto , quando umido il capo
Pendegli , e grave di notturne stille.
Fatti core , o donzella ; odi la storia
Ch'Ossian prende a narrar, ch'egli l' imprese
Di giovinezza con piacer rimembra.
Comanda il Be, spiega le vele , e spingomi
Nella Baja di Croma ondi-sonante
Nella verde Inisfcla. In su la spiaggia
S' alzano di Crotàr V eccelse torri ,
Di Crotàr , re dell'aste, in fresca etade
Famoso la guerra ; ma vecchiezza adesso
Preme l'eroe. Contro di lui la spada
Alzò Rotman : Fingàl n' arse di sdegno.
Egli a scontrarsi con Roimano in canipo
Ossian mandò poiché di Croma il duce
,
Fu di sua forte gioventù compagno.
lo premisi il cantor: poi di Grotarre
Giunsi alla sala. Egli sedeva in mezzo
Allarme de' suoi padri; avea sugli occhi
Notte profonda : i suoi canuti crini
Giano ondeggiando a un bastoncello intorno j
Sostegno deli' Eroe. Cantava i canti
Della passata età , quando all' orecchio
Giunsegli il suon delle nostr' armi : alzossi
Stese r antica destra , e benedisse
Il figlio di Fingailo. Ossian, diss'egli,
(e) Quando la melanconia noti è prodotta da una sventura
angosciosa, ma da una dolce disposizjoue di -spirito.
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