Poesie di Ossian, antico poeta celtico

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lift di esse sono troppo grandi , e tròppo
vaiie perchè abbisognino d'un conienio
psiticolarc. In un passo solarticnle dell'apostrofe
«ibi Luna , vi ajYparisce qualche
oscurità. i)ve ricoveri , luòciando iì tuo
corso , -quando cresce f esaurita della
tua faccia ? Hai tu la tua sala , come
Ossian i ù aJjiti helV ombra del dolore r
Caddero dal cielo le tue sorelle ? quelli
die teca s' allegravano per la notte non
sono più? Sit essi caddero , bella lucei
e tu spésso ti ritiri a piangerli. Sì ha
qualche difficoltà a comprendere a prima
vista il fondamento di questa speculaizione
di Ossian sopra la Luna ; ma quando si
rifletté a tutte le circosianL'.e , si scorgerà
che fluiscono haturalmenie dalla presente
situaziotie del suo spirito. I^a mente sotto
il dominio d' una forte passione tinge delle
sue Jìroprie disposizioni lutti gli oggetti
fch' ella vede. Il vecchio cantore , cui
scoppiava il cuore per la perdita di tutti
i suoi amici , stava meditando sopra le
differenti fasi della Luna. Il suo pallore,
e la sua oscurità presenta alla sua melanconica
immaginazione rimmagine della
tristezza ; e quindi scorge , e vien da lui
accarezzata Pidea che , come egli stesso
, ella si ritiri ìa pianger la perdita d'
altre lune, o d' altre stelle, le quali egli
chiama sue sorelle , e s' immagina che
una volta sieno rallegrate con lei per la
notte , e che ora siano cadute dal cielo,
i»' oscurila suggerì i' idea del dolore , «