Poesie di Ossian, antico poeta celtico

(yg) CANTO III. 63
Di rintuzzata lancia , in tal sembiante
Fonimi al cospetto del nemico innanii.
Sopra una rupe , d' alta quercia al raggio
Stava il gran Gormanirùna , a lui dappresso
Foinabrilla dal ricolmo seno
Sedea sotto una pianta : io 1' elmo e 1' asta
Getto al suo pie , chiuso nell' arme , («7) e parlo
Le parole di pace, (r) In ripa ai mare
Giace Annìvo prosteso : il Re trafitto
Fu nella pugna , addolorato Starno
Gli alza la tosiiba : ci me figlio di Loda (s)
Invia qua nunzio alla germana , ond' ella
Mandi una ciocca del suo crin sotterra ,
Funebre dono , a riposar col padre, {t)
E tu , signor d' Urlo rui;ghiante, arresta
Il furor della pugna , insin che Annìro
Dalla man di Crulloda igni- crinito
Prende la conca , guiderdon dei forti.
Proruppe in pianto la donzella e sorse ,
E una ciocca stracciò , ciocca del crina
Ch^ iva sul petto palpitante errando.
Recò la conca il Duce ; e d' allegrarmi
Seco m' impose : io m'acquattai nell'ombre (t'}
Chiuso la faccia nel profondo elmetto.
Sonno discese in sul nemico : io tosto
Sorgo qual ombra , colle dita estreme
Appuntando il terrenj pian pian m'accosto,
(q) Anche queste voci ,