Poesie di Ossian, antico poeta celtico

(i64) ^ E COLama:
^
V oste sua variabile aggiiavasi
a 79
Sul colle , come nube allor ch« '1 vento
Il fosco sen ne investe, e alternamente
A sprazzi , e squarci la disperde , e volve.
Ecco apparir da mille ceppi avvinto
Lungo il Tenta Colmarle : ha pieno il volto
D' anìabije tristezza: ei fitto il guardo
Tien sugli amici suoi , che in suo soccorso
Stavamo armati in sull' opposta sponda.
Venne Duntalmo , alzò la laócia , e '1 fianco
All' eroe trapassò : nel proprio sangue
Rotolò sulla spiaggia ; udimmo i suoi
Rotti sospiri. In un balen nell' onda
Slanciasi Galto , io m" avanzai con l'asta.
Cadde di Teuta 1' orgogliosa stirpe
Innanzi a noi : piombò la notte : in mezzo
D' annoso bosco si posò Duntulmo
Sopra una roccia ; ira e furor nel petto
Contro Galto gli ardea : ma Callo immerso
Stava nel suo dolor piangea Colmarle ; ,
Colmarle ucciso in giovinezza , innanzi
Che sorgesse il suo nome. Io comandai
Che s' inalzasse la canzon del pianto
Per consolar P addolorato duce;
Ma quei sedea sotto una pianta , e V asta
Spesso .1 terra gittava. A lui dappresso
Il beli' occhio di Colama volgeasi
Entro a segreta lagrima natante;
Ch* ella vicina prevedea la morte
O di Dimtalmo , o del guerrier del Cluta.
Mezza notte varcò : stavan sul campo
Bujo , e silenzio : riposava il sonno
Sulle ciglia ai guerrier; calmata s'era
L' alma di Callo ; avea socchiusi gli occhi.