Poesie di Ossian, antico poeta celtico

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E con vn'ihezza
CANTO I.
f;iiuiuìles«a
^
intento.
Isella siriilante tbl;if,'a s' atl'isa.
Fiof^.tllo , e sposa io l' accomando e figlio.
Tu lei contorta , ed a Candona arreca
Il teschio del cignal : (v) la eh' egli apprenda
Quanta gioj.i inondasse il sen del padre ,
Quando d' Itorno il setoloso n»ostro (j^)
Suir asta sua rotò cunfiito. O prode,
Fingal riprese , i padri miei ran)mento )
E vò per r onde ad iuiitargli inteso,
^on fu tra lor chi d' uu periglio ad altri
L' onor cedesse (z) dei neudci ;
Freddo timor non mi germoglia
in
in
faceia
petto,
Benché le spalle mi ricopra e sferzi
Chioma di gioventù : no no , i' arresta
Duce di Crammocraulo , il campo è mio.
Disse, ed armato si slanciò d' un salto
Oltre il rivo di
Manda di notte
Turtoro , che lungi
un violento rugghio
Là di GormàI per la nebbiosa valle.
Isfavillante della Luna il raggio
Fiedea le balze ; a quel chiaror rifulse
Leggiadra forma , di Loclin donzella.
La scoppiano le vesti (a) ondeggia il crine,
;
Biancheggia il petto, disuguali e brevi
Sono i suoi passi ; uno spezzato canto
Lancia sid vento ; ad or ad or dibalte
Le bianche braccia, e si contorce : angoscia
(r) Dovea dunque il padre averlo conservato in qualche,
modo, e portato seco nelle guerre come un trofeo.
(ij) L'originale: la setolosn forza (ritorno.
(:) L' orig naie : loro erano 1 tempi del pericolo.
(a) Nel testo si dice solo , th' ella era simile nl'e don-
zelle di Loclin : ma
ché alle vesti. In altro poema pai landò d' una g'uvine britaana
si dice , che le site vestì grano dell' estrania terra.
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non so come potesse ravvisarsi tale fuor