Poesie di Ossian, antico poeta celtico

(85) COLNADON\ ii5
Al soggiorno dei re : {g) Flngaìln uscio
Co' suoi cantori, e presso avea ^cionco, (A)
Braccio di morte : io festeggiai tre giorni
!Psella sua sala , e rimirai la bella
Sposa d' Erina dalP azzurro sguardo
La nobile Roscrana (i) astro lucente
,
Del sangue di Corman : (X) ne già tornai
Quinci negletto alle mie terre ; i regi
Diero a Carultc i loro scudi , e questi
In Colamo colà pendon sublimi
Ricordanza gradita. Altera prole
Di generosi padri , ah tu risvegli
ISel ravvivato spirto i giorni aniiclii.
Disse giojoso , indi piantò nel mezzo
La quercia del convito. Egli due cerchi
Prese dai nostri scudi , e quelli in terra
Pose sotto uni pietra , ond' essa un giorno
Parli del fatto co' venturi eroi.
Se mai , disse , avverrà che quinci intorno
Rugghi battaglia , e i nostri figli all' arme
Corran presi da sdegno , a questa pietra
Forse la stirpe di Garulte il guardo
Rivolgerà , mentre turbata appresta
L'aste di guerra : oh ! che veggiam?su questa
(g) Neil' originale si aggiunge : a Selma dalle donzelle di
ricolmo petto. Quest'appeiniice non par conveiìionte né alia
cosa di cui si parla , né alla chioma attempata di Carulte.
(k) Con-loch , il padre di Toscar. Ea:li fu anche padre
di quella Calvina che vedemmo inavvedutamente uccisa dall'
amante , nel fine del 2. canto di Fingal.
(i) L' originale : e vidi gli azzurri, occhi d' Erina /Jo»
scranufiglia d' eroi. Non si crederebbe che quegli azzurri
occhi d' Erina generalmente espressi non fossero altro che
quei di Roscrana, L' espressione pecca insieme di stranezza
e d' ambiguità.
(A) Figlia di Germano I. re d' Irlanda , prima sposa
di Fingal , f madre di Ossian.
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