Poesie di Ossian, antico poeta celtico

(So) OlTONA ao7
Fremea con roco mornicrìo la notte.
Ad una balza tenebroso e muto
Gaulo s' assise : gli tremava il core
Per 1' amata donzella , e non sapea
Ove drizzar per rinvenirla i passi.
Stava di Leto il valoroso Tiglio (e)
Non lungi dall'Eroe : voce non sciolse,
Che di Gaulo il dolor vede e rispetta.
Discese il sonno : sorsero ueìV alma
Le vision notturne. Oitona apparve
Dinanzi a Gaulo : avea scomposta chioma^
Occhi stillanti : le macchiava il sangue
li suo braccio di neve , e per le vesti
Le traspaiìa nel petto una ferita, (e?)
Stette sopra V Eroe. Gaulo tu dormi ;
Ta già si caro e grazioso agli occhi
D' Oitona tua? Dorme il mio Gaulo, intani»
Che bassa io son? volvesi il mare intorno
La tenebrosa Tromato romita
Ed io nelle mie lagrime m' assido
Dentro la grotta : e pur sedessi io sola!
Al fianco mio 1' oscuro sir di Cuta
Stassi neir avvampante atrociiade
(e) Morlo fifTiiu 'li Leth , uno dei tatmjsi guerrivì di
Fingal. Questo e trt; altri atcompagnaruao GauIo nella tMA
spediii