Poesie di Ossian, antico poeta celtico

72 LA GUERRA (no)
Vive, Lamorre, ed è famoso in guerrcj.
Solo TdalJàn d' esser famoso, o padre,
Cessò : sul Bglva solitario io deg^io
Quinci innanzi seder , quando s' inalza
Delle pugne il fragor. Ma i padri tuoi
Soli mai non sedtan , disse il nascente
Orgoglio di Lamòr ; non sedean lenti
Sulle rive del Balva i padri tuoi,
Quando intorno freniea fragor di pugna.
Vedi tu quella tomÌDa ? ( ali gli occhi miei
Non la ravvisan più ) colà riposa
II valoroso Garmallòu che in campo
Mai non fuggì: vieni, ei mi dice^ o figlio
Del mio valor , già sì famoso in guerra,
Vieni alla tomha di tuo padre. Ah padre
Come poss' io nel mondo esser famoso ,
Se ulio figlio fuggì? Signor del Balva,
Disse Idallàn , perchè con detti acerbi
Vuoi tupungeruri ileor? tu'I sai, Lamorre,
Non conosco timor. Fingallo afflitto
Per la morte di Cornala , m' escluse
Dalle sue pugne, fp) Sciagurato , ei disse,
Vanne al fiunie natio , vanne , e ti struggi 5
Come dal vento syiol fiaccala e china
Quercia sul Balva, senza onor di fronde,
Per non rizzarsi o rinverdir giammai.
Misero (