Poesie di Ossian, antico poeta celtico

,
{i5u) E CUTONA. igg
Le figlie ritornai'ono.
Vede i loro occhi lurgideiii ,
E l'amor mio dov'è? (t)
e languidi :
Elie passaron meste , e
Oimè ! Colanto , oimè!
non ris[)osero ;
Se cerchi la mia pace ,
Straniero, in Arven col mio cor si giace,
T o s e A R 11 £
E Lene alla sua pace
ni tornerà Culona :
Ritornerà alle sale
Del nobile Colante ;
Ei di Toscarre è amico :
Io festeggiai tre giorni
All'ospitai sua mensa.
Venticelli d' Ulliua, o venticelli,
Venite celeri
Soffiate placidi ;,
Rigonfiale le vele , e sospingetele
Verso r arvenie fortunate piagge.
Cutona in Mora
Riposerà.
Dolente e misero
Toscar sarà.
Ei si starà soletto
Dentro la sua caverna ;
Là nel campo del Sole.
Il vento ad or ad or tra fronda e fronda
Mormorerà.
Egli alla voce tua dolce e gioconda
Pensando andrà, (p)
(t) Domanda loro.
{v) L'originale : io jensuò che sa la voce di Cutoia