Poesie di Ossian, antico poeta celtico

DI OSSIAN 17.7
Monte campo de' ven,li.
Morte aiT' stator di nubi.
Molile colla tronie di pini,
I monti iiabballando si rovesciano sul dorso i
boschi \es,
Monti d' anoisi tanno inciampo al tuo piede, Ces.
STORTE , MORIRE,
Figlio della morie , uomo già morto , o anche
sicario .
Jl letto squallido di morte.
Le pianure di morte.
]\Iaoo di mone , mano micidiale.
Braccio di morte , un guerriero valoroso e ter-
ribile.
Voci di morie.
Le cento voci di morte, gemiti e grida de' moribondi
, o delle loro ombre.
Gli atTannosi fremiti della morte.
Lo .strepito di morte.
L' urlo di morte.
Luce di morte ^ guerriero spaventevole.
Yerdegiante vapor di morte , una meteora.
La morte marcia nel campo la mezzo a due
guerrieri amici.
La morte trema nella sua mano , desiosa di
slanciarsi sopra il nemico^
La mano piove morte.
La spada di morte.
Dardo di morte.
Nube di morie.
Le forme della morte.
Color di morte.
.Veste di morte.
Le porte della morte.
Tutto è pien di morte. Ces.
S«hi3tta della morte , schiatta bellicosa e ter-
ribile.
Rotolar nella morte,
Osiìan T.ir. 12