Poesie di Ossian, antico poeta celtico

CRITICA. ^
93
j. Non doLbiamo perciò immaginarci
Cile le* hatinglie di Ossian consistano sóla
inentè in gcnendi e indislinie descrizio-
ni. Sono inirodoui alle volle iiicidcni
così belli , e circosLanzc di persone uccise
COSI diversilicale , che niosirano ch'cg
avrebbe poiuio abbellir le sue scene militari
con un^ abbondanza maggiore di particolarità
, se il suo genio F avesse portato
ad arrestarsi sopra di esse. Un uomo
è disteso svpfa la polve della sua terra
natia : egli cade ove spesso avea diffuso
il suo convito, è spesso inalzaia la
voce deir arpa. Fing. e. 2. v. 'ibS. La
Vergine d'Inisiorc s'introduce in una toccante
apostrofe a pianger sopra d' un al-
tro e. 4. V. 41 3, ed un terzo, che rotolandosi
nella polve aveva inalzali i languidi
occhi al re , viene riconosciuto e compianto
da Fingal , come amico d' Agana-
d(ìca e. 4 v. 4-27. Il sangue sgorgando dal-
la ferita di uno , eh' era stalo ucciso in
tempo di notte , s'ode siridere sopra una
mezzo spenta quercia, eh' era stata accesa
per dar luce : un'altro, arrampicandosi
sopra un albero per scappar dal suo
nemico , è trapassato per di dietro dalla
sua spada ,; strillante palpitante
,
egli cade y musco e secchi rami seguono
la sua caduta , ed egli spruzza
l'azzurre arme di Gaulo. , Lamio v.
624, 3a8. Due giovani amici sul punto d'
andar in battaglia brandiscono con esul-