Poesie di Ossian, antico poeta celtico

(54o) DI GAULO / =5
Cresceano a' loro pie : le colse il padre
]yè il labbro v' appressò : prendi o Cnsolla,
Dice alla sposa sua prendi, e dimane
,
INJe nudrirk della mo-ntagna il cervo.
L'alba apparì: venne la sera : intesta
Di rami alior forma una barca; invano!
La forza gli mancò , cadde sul lido.
Qui dormirò , dice , o Crisolla ; appena.
Sia cheto il mar, reca la figlia a IJronlo,
Che del destarsi mio lontana è
1' ora.
D' Idionlo i colli , replicò la bella,
Giamuiai non mi vrdran senza il mio caro.
]\]a il morir tuo p» n he tacermi? insieme
Divisi i
Ma bori
frulli ,
ristoro
ambo nudriii
di Cvisolla il
aviièno.
petto
Air amor suo qui porgerà : di latte
Pieno lo sento: in questa roccia oscura
Basso non dormirai : per la tua cara
Vivi , ed a! petto mio le Libbra accosta.
Ei s'alza allor: tornan le forze: ii vento
Tace; e ad Idronlo si ritorna a sera.
Spe>so alla tomba di Crisolla il padre
Mi conducea :
sempre
la do'ce isioria
Mi ripetea su quella tomba ; ed ama ,
Evircoma , dieea , quando ridenti
Della tua
Ama così
giovinezza i dì verranno ,
sempre il tuo sposo.- O Gaulo
Io così 1' amerò : vieni , il mio seno
Ti nudrirà per questa orribil notte,
E Strumon rivedrem domani insieme.
O della stirpe tua la più leggiadra,
E 1' amabile più , Gaulo riprese,
'Va , ritorna a Sirumon : la nuova luce
r^on ti vegga ad Ifrona j entro allo schifa
-
,
,