Poesie di Ossian, antico poeta celtico

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il rovinìo delle piovose strosci*
Con accoppiato rugghio 5 il mar percosso
Ke sente il pondo , e si rigonfia , e sbalza.
Zuffa d' U torno , orrida zuffa ;, e come
Narrerò le tue morti ? Ora tu stanzi
Cogli anni che passàro , e sul mio spirto
La tua memoria inaridisce e sfuma. (/)
Starno pugnò ,
Sgorgan furor :
pugnò Svarano ; entrambi
ma paurosa , o fiacca
Non è la man di Dumarùno : il brando
Rota , incalza Loclin , P ancide o sperde,
Ne fremettero i regi ; un rancor cupo
Rode i lor cori ; alle fuggenti schiere
Torcono il guardo inferocito. 11 corno
Squilla di
Tornano i
Selma , d^ Albìon selvosa
figli al noto suon ; ma molti
Sulle ripe di Turtoro prostesi
Molti eroi di Loclin lascian nel sangue,
O di cignali cacciatore , o duce
Di Cromacarna , il Re gridò , non senza
Sanguigne spoglie e generosa preda
Viggo r aquila mia tornar dal canìpo.
Palpiterà di gioia il bianco petto
Della vaga LaniJla, Qii) e a' tuoi trionfi
Candona tuo s' allegrerà. Colgormo ,
Riprese il Duce, di inia stirpe il primo
Sen venne ad Albìon, Colgormo il prode
Solcator deir oceano. Egli in Itorno
11 fratello trafisse , e de' suoi padri
La terra abbandonò : (n) tacito ei scelse
(/) L' originale : tu appass.sci sopra la wìn anima.
(m) Lanui , ?a spesa di Duthniariino.
(n) La sua istoria è riferita diffusarasute più sclto in
Questo sneàesimo canto