Poesie di Ossian, antico poeta celtico

(5o7) CARTONE i^3
Alzate voi la mia memoria, o duci;
Che forse qualche lagriirsa , se vive , (e)
Darà lo sposo di Moina all'ombra
Del suo spento Canon. Mortali punto
Scesero al cuor di Clessamorre ; ei cadjie
Muto sul figlio. Tenebror si sparse
Su tutta r oste; non sospir, non voce
Sintesi in Lora ; uscì la notte , e luori
Delie nubi la Luna in oriente
Gettò gli sguardi sul campo del piamo.
Stette tutto r esercito lì il
Senza parole , senza moto, come
Muto bosco che in Gorma alza la fronic
Quando stan cheti i romorosi venij,
E sovrasta alle piagge autunno oscuro.
Tre dì si pianse li giovinelio, al quarto
Morì suo padre: or nelT angusta valle
Giacciono della roccia, e un' orrid' ombra
ISe difende la tomba. Ivi sovente
Fassi veder la tenera Moina ,
Quando del Soie il ripercosso raggio
Sulla rupe risplcnde ed all' intorno
È lutto oscuro: ella colà si scorge ;
Ma già figlia del colle ella non sembra, (y^
{e) Si è agj^imra questa condizionale , prima peirij' è
hea certo che se il padre di Cartone era vivo avrebbe pian-
tu la (li lui morte, poi perchè è un po' strano che se !t«
crcdea veramente vivo non abbia tosto cercato di iui , liè
si sia curato di farsi coao-cere. Forse poro anch'or' li icmeva
il rimprovero di coda'flia data a quelli che palesavano
il loro nome al neniieo , e perciò si ristrinse a far
alcune interrogazioni a Clcss^unone coli' idea di rilevare
se questo potesse esser suo padre. Avvprt;i ;ì i/iohre
ich' egli ardeva di brama di \eiidjcar la disti ir/.i^-u.: di li-.neluta
sopra il figlio di ('ornai, il che non era for- e. - ;
liabile colla troppo sollociia -.coperta del pad' : w Sl-^
fW ei fosse in vita.
,^ì^jjn,j5£^i|.lj^^^g;llp |,onnQ ealedonif.