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di Carlo Cassola

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uBugiardo» <strong>di</strong>sse Mara. ((Russavi che era una bellez-<br />

za. » La sera prima a un certo punto Lidori si era messo a<br />

darle del tu, e lei naturalmente aveva fatto altrettanto.<br />

«Io, russare? Tu te lo sei sognato, ve<strong>di</strong>.))<br />

« Ma se m'hai anche svegliato, da quanto russavi forte. n<br />

«Te m'hai svegliato, da quanti calci tiravi. Disgrazia-<br />

to chi ti piglierà per moglie » aggiunse strizzando l'occhio<br />

a Bube.<br />

« Be', ora bisogna che vi lasci, ragazzi. » Di colpo era<br />

tornato serio: ((Devo andare a vedere come si mettono<br />

le cose n.<br />

a Passa da casa mia, mi raccomando. »<br />

«Stai tranquillo. E te, non farti vedere in giro. » Si mise<br />

la giacca sulle spalle e usci. Per mezzogiorno, l'una al<br />

massimo, conto <strong>di</strong> essere <strong>di</strong> ritorn0.r Dopo pochi passi si<br />

voltò, e <strong>di</strong> nuovo aveva una faccia allegra: « E... fate i bravi<br />

ragazzi; intesi? m.<br />

Lo guardarono scendere giù nella strada. Di li, fece an-<br />

cora un segno <strong>di</strong> saluto col braccio. « È un amico, Lidori 1)<br />

<strong>di</strong>sse Bube. a È simpatico » ammise Mara.<br />

Mangiarono seduti sullo scalino fuori della porta. I1<br />

vento scorreva leggermente per il pen<strong>di</strong>o, curvando il gra-<br />

no basso e rado. Di là dalla strada, c'era un terreno pia-<br />

neggiante <strong>di</strong>viso in tanti rettangoli dai filari <strong>di</strong> viti che si<br />

succedevano a intervalli regolari; e in quei rettangoli I'oc-<br />

chi0 esperto <strong>di</strong> Mara <strong>di</strong>stinse subito le varie coltivazioni:<br />

qua erba me<strong>di</strong>ca, là zucche, o rape, o fagioli e pomodori.<br />

Poi c'era il torrente, coperto da una fitta macchia, sopra<br />

cui si levavano grossi alberi isolati. Di là dal torrente si e-<br />

stendevano altri campi, ma non c'erano case: le case era-<br />

no in cima ai poggi brulli e non molto alti che circoscrive-<br />

vano la vista.<br />

«È quella l'Era?» domandò a bocca piena.<br />

«No, quella e... Non lo so come si chiama. È un'affluen-<br />

te dell'Era. n<br />

«Che vuol <strong>di</strong>re affluente? 1)

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