drilogia atomica", Il para<strong>di</strong>so degli animali, nel quale l'autore si prefigura una nuova civiltà <strong>di</strong> animali sopravvissuti alla cata- strofe nucleare. 1980 Esce la raccolta <strong>di</strong> racconti La morale del branco, i roman- zi Vita d'artista e Il ribelle, la raccolta <strong>di</strong> scritti <strong>di</strong> teoria e critica letteraria Il romanzo moderno, e il terzo titolo della "quadrilo- gia atomica", Ferragosto <strong>di</strong> morte. 1981 - 1982 Escono L'amore tanto per fare, seguito della storia narrata in Monte Mario, La zampa d'oca, Colloqui con le om- bre, Gli anni passano e Il mondo senza nessuno, ultimo pam- phlet per il <strong>di</strong>sarmo, che aveva già scritto nel 1978. 1987 Stremato da una grave e lunga malattia, muore il 30 gen- naio a Montecarlo, in provincia <strong>di</strong> Lucca.
BIBLIOGRAFIA Le opere <strong>di</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>Cassola</strong> sono state pubblicate da Rizzoli sia in e<strong>di</strong>zione rilegata, sia nelle <strong>di</strong>verse collane <strong>di</strong> BUR. I1 suo romanzo <strong>di</strong> maggior successo, La ragazza <strong>di</strong> Bube, fu pub- blicato per la prima volta da Einau<strong>di</strong>,Torino 1960. Biografie e saggi critici Alicata, M., in «Primavera», lo marzo 1942. Amoruso, V., Per una storia <strong>di</strong> <strong>Cassola</strong>, in «Nuova Corrente», 18, 1960. Angelini, M. H., Perception sub-liminaire et réalisme dans les pre- miers écrits de <strong>Carlo</strong> <strong>Cassola</strong>, in AA. VV., Du réalisme à la I'irréalité, Paris 1982. Asor Rosa, A., in Scrittori e popolo, Roma 1965. Balzelli, I., in Varianti <strong>di</strong> prosatori contemporanei, Firenze 1965. Bhrberi Squarotti, G., in Poesia e narrativa del secondo Novecento, Milano 1961. Barilli, R., in La barriera del naturalismo, Milano 1964. Bassani, G., in Le parole preparate,Torino 1966. Battaglia, S., Il realismo elegiaco <strong>di</strong> <strong>Cassola</strong>, in «Le ragioni narrati- ve», 5,1960. Bertacchini, R., <strong>Carlo</strong> <strong>Cassola</strong>, Firenze 1979. Blasucci, L., in «Belfagor», 31 maggio 1960. Carducci, N., in Letteratura e ideologia, Lecce 1999. Cecchi, E., in «Corriere della Sera*, 21 novembre 1961. Citati, P., in Il tè del cappellaio matto, Milano 1972. Contini, G., in «Letteratura», 25, maggio-agosto 1943. De Robertis, G., in Altro Novecento, Firenze 1962. Esposito, E., Come leggere "La ragazza <strong>di</strong> Bube", Milano 1977. Ferretti, G. C., in Letteratura e ideologia, Roma 1974.
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cr Se dai peso a una parola ... sai
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a, e rise. a Ma tu, dovevi lasciarm
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a Ah ... piacere, signorina. s Mara
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aveva più tanto da fare, e dopo ch
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fa fresco, la sera.» Quindi la sal
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Bube stette zitto. Ma era diventato
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a E chi lo sa? n a Possibile che va
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a Oh, Bubino, ma perché diventi ro
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Sola me ne vo per la città; passo
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va di aver avuto la meglio; poteva
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a Si, lo acchiappano davvero! r ris
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to ... Si, anche tu gli volevi bene
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a E allora perché non mi hai volut
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aÈ gente senza coscienza: dopo tut
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fatto meglio a metterti con uno di
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va il fattore: col fucile in spalla
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di più, ed era rozza e grossolana,
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«L'amnistia? Ah, sì, un'amnistia