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di Carlo Cassola

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a Sicuramente lo mandano in Russia n.<br />

a h Russia? n fece Mara sgomenta.<br />

r In Russia, si; e la stai tranquilla che e al sicuro. Eh, al<br />

Partito lo'sanno come fare. n Era sod<strong>di</strong>sfatto che Bube fos-<br />

se sfuggito alle grinfie dei carabinieri: a Gliel'abbiamo fatta<br />

sotto il naso, <strong>di</strong>sse, come se fosse anche merito suo.<br />

Dopo cena capitarono la madre <strong>di</strong> Liliana e una parente<br />

<strong>di</strong> Mauro. E li, vennero fuori i soliti <strong>di</strong>scorsi tra donne, sul-<br />

la tale, che il marito la picchiava, sulla tal'altra, che dove-<br />

va farsi un'operazione. e su quell'altra ancora, che da tre<br />

mesi non aveva più lasciato il lettn. A un certo punto la zia<br />

si rivolse a lei: a Beata te, Mara, che sei giovane e non hai<br />

pensieri. Eh, glielo <strong>di</strong>co sempre alla mia Liliana: go<strong>di</strong>tela<br />

la gioventù, perché quando avrai marito ti cominceranno i<br />

pensieri e non avrai più un giorno <strong>di</strong> pacen. A Mara questa<br />

saggezza spicciola delle persone anziane era sempre parsa<br />

insulsa e manierata: ora poi le faceva rabbia ad<strong>di</strong>rittura.<br />

Ma come? I pensieri cominciavano solo quando una pren-<br />

deva marito? Ma lei i pensieri ce li aveva ora; e magari si<br />

fosse potuta sposare con Bube! Le sarebbero importate<br />

assai le preoccupazioni della vita, cos'erano mai <strong>di</strong> fronte<br />

a quell'unico bene, <strong>di</strong> stare insieme alla persona amata?<br />

Si affrettò a finir <strong>di</strong> rigovernare e se ne andò a letto. Ma<br />

anche in camera le arrivava il fasti<strong>di</strong>oso chiacchiericcio <strong>di</strong><br />

quelle streghe. "Bube, Bube mio." Oh, con che furore <strong>di</strong><br />

desiderio ripensava ai suoi abbracci, ai suoi baci!<br />

Si rovesciò bocconi, affondando la faccia nel guanciale.<br />

Non ricordava il momento in cui era stata completamente<br />

sua: tutto era accaduto cosi rapidamente, e Mara, li per li,<br />

nemmeno se n'era accorta. No, erano gli abbracci, le stret-<br />

te forsennate, che ricordava; e i baci. I baci, soprattutto,<br />

quei baci lunghi, appassionati, in cui le sembrava che egli<br />

le suggesse l'anima. Quei baci che la lasciavano senza for-<br />

za e senza fiato, spossata e sod<strong>di</strong>sfatta ...<br />

Le donne se n'erano andate; dalla fessura della porta<br />

non passava più luce; tutto era silenzio, in casa e fuori. Ma

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