di Carlo Cassola

Sai, un prete in questo modo, simpatico, alla mano. Dice-
vano anche che prendeva le sbornie,.
«Oh, per questo il nostro di Monteguidi e sempre ubria-
co. Sai come gli ha detto l'altro giorno a mio padre? Noi
due per le idee non andiamo d'accordo; ma per il vino ... u
«Quello pero non prendeva solo le sbornien disse Bube.
«Era anche ... uno sporcaccione. n
«Sono tutti sporcaccioni, i preti n fece Mara convinta.
«E per di più era un fascista. n
«Allora, se era un fascista, anche se ti vede non ti viene
certo a cercare. n
«Ma sai, con la cosa che mi ha conosciuto ragazzo ...
Guarda che cosa fa* disse di li a un momento.
« Niente fa. Guarda le donne n e si mise a ridere. « Dav-
vero, c'è quella ragazza alla cassa, non le leva un momen-
to gli occhi di dosso. Dovrebbe vergognarsi: oltre tutto, è
anche vecchio. »
Quando fu mezzogiorno e mezzo Bube disse:
«Be', ora si può anche andare a mangiare.»
La trattoria era in un seminterrato. Scesi i primi gradini,
Bube si fermo: nella sala lunga e stretta non si vedeva in-
fatti un tavolo libero.
aChe si fa? n disse incerto, e Mara stava già per rim-
proverarlo di non essere voluto venire prima, quando il
cameriere li invito a entrare: r Prego, si accomodino n. Ob-
bedirono, e quello li precedette nel corridoio tra le due file
di tavoli. u Possono sedere li» disse indicando un tavolo
con un solo occupante: un giovanotto in maniche di cami-
cia che stava mangiando gli spaghetti.
I1 giovanotto alzo la testa; fece una faccia stupita; si af-
frettò a inghiottire: aOh, ciao, Bube» disse alzandosi.
« Memmo! » esclamò Bube. r Che cosa fai a Colle? n
aSono venuto ... per lavoro» rispose il giovanotto; e
guardava Mara.
«Ti presento la mia fidanzatan disse Bube.