di Carlo Cassola

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presentava una piacevole novità. Ma la irritava che Bube disponesse le cose senza nemmeno chiederle il parere; per- ci6 rispose: eTe, caro mio, a Colle ci vai da solo. E a Volterra anche. u eMa come?)) fece Bube sorpreso. aNon avevamo deciso ... n «Chi, avevamo deciso? Te e mio padre, avete deciso; ma io, bello mio, non sono mica la tua serva. E perciò flgu- rati se vengo a Vo1terra.u u Ma volevo farti conoscere la mia famiglia., «Sai che bel piacere.u u Volevo anche comprarti un regalo ... subito domatti- na a Colle. )) ((Potevi avermelo comprato oggi. Non ci sei stato anche stamani, a Colle? » u Ma avevo fretta di arrivare ... E poi non lo sapevo quello che ti piaceva.» Bruscamente Mara cambio idea: «Me lo compri un paio di scarpe?» «Un paio di scarpe? Certo. Io ... ho un bel po' di soldi, sicché, chiedimi pure quello che vuoi ... » uUn paio di scarpe coi tacchi alti. » «Coi tacchi alti, si capisce. Ma allora, lo vedi, bisogna che vieni anche tu, perché come si fa a comprare un paio di scarpe senza misurarsele? 1) Di li a poco andarono tutti a dormire. Bube era stato messo, al solito, nel letto di Mara, e lei s'era portato un pa- gliericcio in cucina. I1 padre infatti aveva detto che non era il caso che andasse da Liliana, perché in paese non si risa- pesse che c'era Bube. Una volta coricata, con una vecchia coperta buttata ad- dosso, Mara si mise a riflettere. A Colle ci sarebbe andata senz'altro, per via delle scarpe. Chissà che faccia avrebbe fatto Liliana vedendola coi tacchi alti! Ma a Volterra, no, non ci sarebbe andata: non voleva dar questa soddisfazio-
ne a Bube. "Se non mi vuole riaccompagnare in bicicletta, tornerò a piedi; l'ho fatta tante volte a piedi." I1 padre era stato subito d'accordo che lei andasse a Volterra con Bu- be. La madre, invece, non.aveva detto nulla ... E a un tratto Mara pensò: "Non ha detto nulla perché non gliene importa che me ne vada. Non solo non gliene importa, ma è contenta se me ne vado, e anzi, vorrebbe che non tor- nassi piii". E fu in quel momento che decise che sarebbe andata con Bube anche a Volterra.
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INTRODUZIONE Nell'estate del 1960,
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stata un errore; le speranze popola
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Sola me ne vo per la città; passo
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un corpo ben fatto e un viso grazio
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«L'amnistia? Ah, sì, un'amnistia
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