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di Carlo Cassola

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a Perché non mi abbracci? Potremmo dormire abbrac-<br />

ciati ... ))<br />

Bube non rispose. «Se non mi vuoi abbracciare, signifi-<br />

ca che hai qualcosa. n<br />

N Niente ho. Voglio dormire. n<br />

«No, tu hai qualcosa ... qualcosa contro <strong>di</strong> me. n<br />

« Perché <strong>di</strong>ci questo?<br />

u E allora abbracciami. Possibile che tu non abbia più<br />

voglia <strong>di</strong> abbracciarmi? ))<br />

«Ma che <strong>di</strong>ci? Ne ho anche troppa, <strong>di</strong> voglia ... n Stette<br />

un momento in silenzio, poi <strong>di</strong>sse: uVisto che dovrò anda-<br />

re lontano ... e che dovremo stare <strong>di</strong>visi chissà per quanto<br />

tempo ... puoi riprenderti la parola. Voglio <strong>di</strong>re, non sei<br />

più in obbligo <strong>di</strong> considerarti fidanzata con me. Ti ridò la<br />

tua libertà. ))<br />

u Allora è vero che non mi vuoi più bene. n<br />

Lo senti che si sollevava su un fianco:<br />

u Ma non capisci che e perché ti voglio bene che ti <strong>di</strong>co<br />

cosi? Io ti voglio bene, Mara ... e vorrei farti felice ... ma se<br />

questo non e possibile, allora, e meglio che non pensi più a<br />

me. Potrai trovare un altro, che ti farà felice,.<br />

Più che dalle parole, lei fu colpita dal tono della voce:<br />

cosi serio, cosi triste. Rimase zitta, trattenendo il respiro ...<br />

Le pareva <strong>di</strong> non poter più parlare, né muoversi ...<br />

u Mara, dormi? n domandò lui dopo molto tempo.<br />

Lei aveva quasi perduto la coscienza; ebbe un sopras-<br />

salto; e subito dopo lo abbracciò stretto. a Buben gli <strong>di</strong>sse<br />

«Bube, amore mio. » E gl'impresse le labbra sulla guancia,<br />

<strong>di</strong>sperata.<br />

Lui non <strong>di</strong>ceva nulla, e nemmeno la baciava, ma si strin-<br />

geva a lei con tutta la forza, come se solo cosi gli fosse pos-<br />

sibile sopportare la propria pena.<br />

«Oh, Bubino, quanto siamo <strong>di</strong>sgraziati! n singhiozzò<br />

Mara.

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